La conferma era già arrivata alcune settimane fa quando Microsoft, con una mossa a sorpresa, annunciò l’intenzione di voler continuare a supportare i prodotti per la sicurezza di Windows XP fino al mese di luglio 2015 ma ribadì di non voler più mettere in discussione il definitivo ritiro di Windows XP, il prossimo 8 aprile (Microsoft aggiornerà i prodotti per la sicurezza di Windows XP anche dopo l’8 aprile).
Per il mercato italiano, arriva quest’oggi un’ulteriore presa di posizione da parte dei responsabili della filiale italiana di Microsoft che in un’intervista pubblicata online parlano della fine del supporto senza alcuna possibilità d’appello.
Il ciclo di vita di un software Microsoft è infatti sempre ben definito e verificabile in qualunque momento accedendo a questa pagina: qui è possibile verificare quando l’azienda non rilascerà più aggiornamenti di sicurezza e cesserà di fornire ogni tipo di supporto, anche a pagamento.
Il “fine vita” di ogni software Microsoft è sempre fissato a dieci anni dalla data del primo rilascio. Nel caso di Windows XP è stata fatta un’eccezione considerata la vastissima diffusione del sistema operativo fra gli utenti ed il livello di apprezzamento dimostrato dalla clientela.
Microsoft, però, ricorda che adesso è giunto davvero il momento di aggiornare ponendosi alle spalle un sistema operativo, qual è Windows XP, che – dopo l’ultimo “patch day” in cui continuerà ad essere supportato (8 aprile 2014) – potrebbe rappresentare un rischio per l’intera infrastruttura aziendale.
È quindi bene che professionisti ed aziende prendano coscienza del problema (invitiamo alla lettura del nostro articolo Windows XP dopo aprile 2014: come mettere in sicurezza il sistema operativo) attivandosi per tempo in modo da evitare rischi di infezioni, aggressioni e furti di dati.
I dati di una recente ricerca condotta da IDC per conto di Microsoft evidenziano che in Italia un sistema operativo come Windows XP, vecchio ormai 12 anni, è ancora usato dal 24% delle piccole e medie imprese rappresentando ben l’80% dei personal computer aziendali.
Sempre secondo IDC, buona parte delle realtà aziendali (58%) sarebbero consapevoli dell’abbandono di XP da parte di Microsoft (la percentuale sale al 71% per quanto concerne gli utenti finali) ma in pochi avrebbero realmente pianificato la migrazione ad un sistema operativo più recente.
Importante un altro dato: l’86% delle piccole e medie imprese si riterrebbe informato sui temi della sicurezza informatica ma solamente l’8% riconoscerebbe le vulnerabilità software come fattore di rischio.