La memoria GDDR6X ha giocato un ruolo importante nell’attuale generazione di schede grafiche NVIDIA ovvero nella gamma GeForce RTX 30.
Nel frattempo Micron ha continuato a migliorare la tecnologia presentando chip GDDR6X da 2 GB a 24 Gbps.
Non è ancora chiaro quali schede grafiche all’interno della serie GeForce RTX 40 di NVIDIA utilizzeranno i nuovi chip a 24 Gbps: è verosimile che questi ultimi possano essere sfruttati esclusivamente o quasi nella GeForce RTX 4090 mentre quelli a 21 Gbps saranno utilizzati nelle GeForce RTX 4080 e RTX 4070.
Le GDDR6X da 24 Gbps rappresentano un balzo in avanti significativo rispetto alla versione da 21 Gbps usata anche nella RTX 3090 Ti. Le nuove schede di NVIDIA capaci di contare su una larghezza di banda ancora maggiore dovrebbero essere pronte per settembre o ottobre.
Tra le principali differenze tra GDDR6 e GDDR6X vi è il fatto che poggiano il loro funzionamento su un diverso schema di codifica: le prime usano NRZ (Non-return-to-zero), le seconde PAM4 (Pulse Amplitude Modulation 4-level). Il risultato è che le velocità di trasferimento dati aumentano a fronte di un maggior calore da smaltire. Facile immaginare che Micron abbia migliorato il processo litografico dei nuovi chip a 24 Gbps per superare i carichi di lavoro che le schede RTX 40 saranno chiamate a gestire.
Perché si parla sempre e solo di NVIDIA? Semplicemente perché le memorie GDDR6X sono state sviluppate congiuntamente da NVIDIA e Micron: questo ha fornito alla società di Jen-Hsun Huang un importante vantaggio competitivo su AMD che ha potuto utilizzare solo memorie GDDR6.
Al debutto una AMD Radeon RX 6000 montava memoria GDDR6 a 16 Gbps (valore massimo) mentre la rivale NVIDIA è stata in grado di equipaggiare la sua GeForce RTX 3090 con una memoria GDDR6X a 19,5 Gbps. Con le ulteriori migliorie apportate da Micron, NVIDIA ha già pronta un’arma in più.
A raccogliere l’eredità delle memorie GDDR6X saranno i futuri chip GDDR7 che non arriveranno sul mercato prima di due o tre anni.
Le prime memorie funzioneranno a 32 Gbps e con un bus a 256 bit si raggiungerebbe 1 TB/s di larghezza di banda raddoppiando il valore ottenibile oggi con GDDR6 mantenendo lo stesso bus.