Il funzionamento della rete Internet poggia per larga parte sull’utilizzo dei cavi transoceanici in fibra ottica che collegano tra loro i vari continenti.
Come avevamo anticipato a maggio 2016 nel nostro articolo Microsoft e Facebook, cavo sottomarino fra USA ed Europa, Microsoft e Facebook avevano unito le forze per calare nelle acque dell’Atlantico un cavo di collegamento lungo ben 6.605 chilometri tra Bilbao (Spagna) e Virginia Beach (Virginia, USA).
L’opera è iniziata poco più di un anno fa, ad agosto 2016 col nome di “progetto Marea” e adesso Microsoft e Facebook annunciano di aver già concluso i lavori, con almeno un mese di anticipo sulla tabella di marcia.
Né i portavoce di Microsoft né quelli di Facebook hanno fornito alcuna indicazione sul costo dell’opera: è evidente, però, che gli investimenti si ripagheranno largamente con i ritorni in termini di ricavi. Microsoft, infatti, potrà rafforzare notevolmente la capacità del collegamento dati tra i suoi datacenter (si pensi a quelli, estremamente remunerativi, della piattaforma Azure) mentre Facebook potrà delocalizzare ulteriormente le sue risorse in modo da rendere il social network e i servizi che saranno lanciati in futuro (si pensi alla realtà virtuale e aumentata) in maniera da ridurre al minimo la latenza e aumentare le velocità di trasferimento dati. Entrambe le società potranno inoltre vendere a provider terzi licenze per l’utilizzo di una parte della banda garantita sul tratto transoceanico.
Marea ha una capacità complessiva di 160 Tbps (terabit per secondo).
Per la gestione ordinaria del cavo, Microsoft e Facebook dovrebbero appoggiarsi a Telxius, società creata lo scorso anno dal gruppo Telefónica e specializzata in infrastrutture per le telecomunicazioni.
Il percorso che compie il cavo sottomarino di Microsoft e Facebook è verificabile a questo indirizzo mentre qui una mappa di tutti i cavi transoceanici ad oggi esistenti.