A metà gennaio Microsoft aveva presentato una serie di rimostranze all’ufficio brevetti USA con l’intento di impedire la registrazione del marchio “App Store” da parte della rivale Apple. Per i legali del colosso di Redmond il nome “App Store” è troppo generico per poter assegnarne l’utilizzo ad una sola realtà commerciale.
In queste ore è arrivata la dura replica di Apple. La società della mela ha accusato Microsoft di aver messo in campo argomentazioni “confuse e fuorvianti” aggiungendo che è la stessa società guidata da Steve Ballmer ad avere, in passato, registrato un marchio come “Windows“. Per Apple, quindi, Microsoft non sarebbe nelle condizioni di criticare dal momento che proprio la società fondata da Bill Gates e Paul Allen avrebbe fatto proprio un marchio considerato “molto generico”.
La società di Steve Jobs passa poi alla difesa osservando come, anche qualora riuscisse a registare il marchio “App Store“, gli altri concorrenti non sarebbero tagliati fuori dalla competizione. Per i rispettivi “negozi online”, Google utilizza la denominazione “Android Market”, RIM “App World” mentre Microsoft il termine “Marketplace”. Per Apple, quindi, tutti sarebbero perfettamente in grado di offrire i propri servizi senza ricorrere all’espressione “App Store“.
A questo punto, l’ufficio brevetti statunitense (USPTO) è chiamato ad esprimersi sulla vicenda dando il proprio parere definitivo.