Quanto andrà veloce una connessione in fibra, quanto sarà la velocità reale di una connessione ADSL?
Telecom sta via a via aggiornando le sue infrastrutture di rete e località che fino a ieri potevano beneficiare esclusivamente di connettività ADSL fino a 7 Mbps sono adesso raggiunge dall’ADSL fino a 20 Mbps oppure, in molti casi, anche dalla fibra ottica FTTC (Fiber-to-the-Cabinet).
Anche nel caso in cui la propria area fosse raggiunta e fosse possibile attivare una connessione ADSL o in fibra FTTC, rispettivamente, la distanza dalla centrale e dall’armadio stradale (cabinet) è fondamentale.
Come fare per ottenere una mappa delle centrali Telecom e degli armadi stradali e verificare in anticipo, prima di stipulare un abbonamento, la banda stimata disponibile in downstream?
Come consultare la mappa centrali Telecom e armadi stradali
Sia le connessioni ADSL che le connessioni in fibra FTTC sono direttamente influenzate dalla distanza dalla centrale telefonica e dall’armadio stradale.
La distanza è un dato essenziale perché al crescere di tale valore aumenta significativamente un parametro come l’attenuazione del segnale e decresce, di converso, il rapporto segnale/rumore (SNR).
Con valori di attenuazione e SNR non ottimali, la portante che si potrà agganciare potrebbe essere notevolmente inferiore rispetto alla banda offerta commercialmente. Così, una ADSL da 20 Mbps potrebbe non offrire, all’atto pratico, più di 10-12 Mbps in downstream se la distanza dalla centrale telefonica cominciasse a essere rilevante.
Ne abbiamo parlato nell’articolo Distanza dalla centrale ADSL: ecco come calcolarla.
È un po’ il problema delle zone rurali: le abitazioni di campagna sono spesso molto lontane dalla centrale telefonica e, nel migliore dei casi, riuscendo ad attivare una connessione ADSL, le performance ottenibili sono molto lontane da quelle pubblicizzate a livello commerciale.
Ci è capitato più volte di vedere utenze lontanissime dalla centrale con parametri di linea pessimi (in forza della distanza, i problemi di rumore sulla linea si fanno ancora più importanti…) rimanere agganciate con una portante di 2468 kbps, 5-6 dB di SNR (valori considerati come limite inferiore con qualunque portante) e attenuazione pari a 55-56 dB.
DSLAM (o MUX-ADSL) è l’acronimo di Digital Subscriber Line Access Multiplexer: sono dispositivi multiplatore di linea di accesso numerica che vengono installati nelle centrali telefoniche con l’obiettivo di fornire, alle utenze collegate, il servizio ADSL.
Apparati di più piccole dimensioni, chiamati anche mini-DSLAM vengono invece adoperati per fornire connettività a banda ultralarga (fibra ottica FTTC) e installati negli armadi stradali.
Il router ADSL/VDSL deve dialogare con questi apparati ed è evidente che se questi sono posizionati a distanze non eccessive, maggiori saranno le velocità raggiungibili (anche con riferimento alla banda effettivamente disponibile) e più stabile sarà il collegamento.
Prima di vedere com’è possibile consultare una mappa delle centrali Telecom e degli armadi stradali, utile per stimare le performance ottenibili con una connessione ADSL o in fibra, chiariamo qualche altro aspetto di notevole rilevanza.
Il profilo di linea, attenuazione e SNR
Di solito quando si attiva una connessione ADSL/VDSL (fibra ottica), l’operatore di telecomunicazioni abita un profilo standard.
Si tratta di una scelta ponderata che ha come obiettivo quello di sacrificare eventualmente le prestazioni sull’altare della massima stabilità della connessione.
Tant’è vero che TIM, per esempio, di solito attiva un profilo con SNR a 12 dB.
Il valore SNR, come accennato in precedenza, mette in relazione la potenza del segnale utile rispetto al rumore presente sul mezzo trasmissivo. L’attenuazione, invece, esprime la riduzione dell’intensità del segnale ovvero la sua perdita di energia nel tempo e nello spazio (questo parametro va “a braccetto” con la distanza dalla centrale o dall’armadio stradale nel caso delle connessioni in fibra FTTC).
Se non si fosse molto distanti dalla centrale o dall’armadio stradale, l’attivazione di un profilo di linea a 6 dB (detto anche con target a 6 dB) dovrebbe consentire di avvicinarsi molto alla velocità di connessione pubblicizzata commercialmente.
I profili di connessione possono essere poi interleaved e fastpath: nel primo caso l’attivazione del controllo degli errori durante la trasmissione dei pacchetti offre una maggiore affidabilità a discapito di una latenza leggermente maggiore; nel secondo la configurazione del sistema permette di abbassare la latenza disattivando il controllo dell’errore nell’invio dei pacchetti (questo secondo profilo è di solito attivato dagli amanti dei videogiochi online/multiplaying).
Nel caso delle ADSL TIM 20 Mbps, ad esempio, i profili chiamati i141 e F141 consentono di configurare la linea (ADSL2+ 22240/1215 kbps) con target SNR 6 db, rispettivamente, in interleaved e fastpath.
Ovviamente, come già sottolineato, la connessione dovrà essere stabile e non si dovrà essere troppo distanti dalla centrale altrimenti si rischieranno disconnessioni.
Quanto andrà veloce la connessione ADSL o in fibra? Come capirlo con la mappa delle centrali Telecom e degli armadi stradali
Un eccellente servizio, di pubblica consultazione, che permette di accedere alla mappa delle centrali Telecom e degli armadi stradali è quello di Planetel/IPCompany, raggiungibile da questa pagina.
Digitando l’indirizzo d’interesse, l’applicazione web restituirà la lista delle connessioni attivabili, sia ADSL che VDSL.
Nel caso in cui si rilevasse l’indisponibilità della connettività ADSL su rete ATM (indicazione saturo), nessun problema. TIM sta infatti via a via sostituendo gli apparati DSLAM più vecchi: l’importante è che non sia indicata come satura la connettività su rete Ethernet.
Nell’articolo Velocità ADSL e fibra, provider migliori in Italia abbiamo chiarito la differenza tra rete ATM e rete Ethernet e cosa significa centrale satura per banda o per porte.
Nel riquadro La tua scheda tecnica, si potrà leggere il nome e la sede della centrale telefonica e, poco più a destra, l’identificativo dell’armadio stradale di pertinenza.
Per entrambi, il servizio indica una stima della distanza in metri dall’indirizzo specificato. Nel caso di una connessione ADSL bisogna concentrarsi sulla distanza dalla centrale mentre nel caso di una connessione in fibra FTTC sulla distanza dall’armadio stradale.
In molti casi, infatti, può accadere quello che abbiamo voluto evidenziare nella figura precedente: utenze che, prima, con una connessione ADSL faticavano ad agganciare una portante di 4 Mbps, con un armadio stradale neppure propriamente vicino, riescono ad arrivare senza problemi a 30 Mbps in downstream.
Abbiamo verificato che la stima pubblicata da Planetel/IPCompany è di solito per difetto nella maggior parte delle situazioni.
Fibra ottica FTTC e G.fast
Posto il fatto che le connessioni in fibra erogate in modalità FTTH (Fiber-to-the-Home), in cui il cavo in fibra viene portato fino al router dell’utente, permettono di raggiungere le performance migliori in assoluto, la fibra FTTC è comunque oggi disponibile anche nei comuni e nei paesi di più piccole dimensioni (e la copertura è in continua espansione).
Se la fibra FTTH è per adesso prerogativa delle città più popolose, molti utenti – residenti nelle periferie o in piccoli centri urbani – possono oggetti attivare una connessione in fibra FTTC che può offrire da 30 Mbps in su in downstream e 10 Mbps in upstream.
La connettività a banda ultralarga, nel caso della soluzione architetturale FTTC, viene fornita proprio grazie alla presenza di apparati mini-DSLAM montati sopra gli armadi stradali.
I mini-DSLAM, alimentati da centrale o localmente, possono connettere fino a 48 clienti nella versione compatta e fino a 192 nelle versioni modulari a più slot. Ciascun cliente “a valle” viene collegato usando un singolo doppino in rame impiegando la tecnologia VDSL2.
Grazie al recente impiego della tecnologia G.fast (ne avevamo parlato nel 2014 nell’articolo Connessioni DSL più veloci con G.fast), tuttavia, gli operatori di telecomunicazioni possono offrire ben più di 30 Mbps anche in modalità FTTC.
Quando l’armadio stradale non dista più di 150 metri dalla sede del cliente, si può arrivare a trasferire dati tra 200 e 500 Mbps in downstream. Intorno ai 500-600 metri di distanza dall’armadio stradale si può arrivare fino a 100-150 Mbps.
Come confermato da TIM, a partire da aprile 2017 verrà messo a disposizione il profilo tecnico VDSL2 35b (cosiddetto VDSL Enhanced o EVDSL V7) che consentirà di offrire servizi a banda ultralarga in modalità FTTC fino a 200 Mbps in downstream.
EVDSL è retro-compatibile con i profili tecnici VDSL2 attualmente in uso ma il raggiungimento delle performance più elevate sarà possibile soltanto con i dispositivi di networking capaci di supportare il profilo tecnico VDSL2 35b.
Si sta comunque già lavorando su ulteriori passi in avanti per il futuro. Nokia ha recentemente dimostrato di riuscire a raggiungere ben 5.000 Mbps in downstream con un armadio stradale posto a 70 metri di distanza ricorrendo alla tecnologia XG.fast: Nokia, con XG.fast fino a 10 Gbps su doppino telefonico.