Mentre il lancio “italiano” dell’iPad avverrà solo tra qualche giorno, negli Stati Uniti gli acquirenti dell’ultimo dispositivo portatile commercializzato da Apple stanno esprimendo i primi giudizi e le impressioni “a caldo” dopo questo periodo iniziale di utilizzo.
A rompere le uova nel paniere di Apple, che si era dichiarata molto soddisfatta delle vendite fatte registrare dall’iPad nel giorno del lancio del dispositivo, alcune problematiche hardware segnalate da numerosi clienti.
Tra le lamentele più ricorrenti vi sono le difficoltà nell’impiego della connessione wireless. Minimo comun denominatore delle segnalazioni degli utenti di iPad sono le cadute di connessione, velocità di navigazione lente, gestione del segnale wireless che appare non all’altezza della situazione.
Alcuni utenti hanno rilevato un comportamento “fluttuante” dell’indicatore che riporta la potenza del segnale Wi-Fi, pur senza variare la condizione di lavoro e la posizione dell’oggetto. Altri clienti hanno comunque dichiarato, anche sui forum ufficiali, di non aver riscontrato alcun tipo di problematica durante l’uso della connessione wireless.
Fra coloro che hanno rilevato difficoltà con il collegamento Wi-Fi, alcuni hanno riferito che un reboot dell’iPad ha permesso di risolvere temporaneamente il problema.
Apple, da parte sua, ha confermato l’esistenza della problematica pubblicando due documenti di supporto. I suggerimenti sono però, allo stato attuale, piuttosto generici e ben lontani dall’effettiva risoluzione del problema. In una nota, infatti, Apple invita gli utenti di iPad che dovessero sperimentare difficoltà con la connessione Wi-Fi a controllare le impostazioni del router. In particolare, Apple consiglia di creare una rete Wi-Fi differente per ciascuna banda wireless gestita dal medesimo router (ad esempio, viene suggerito di aggiungere una “G” alla stringa che identifica la rete 802.11b/h mentre una “N” all’SSID della rete 802.11n). Dalla società di Steve Jobs, inoltre, si invita a controllare che entrambe le reti usino il medesimo algoritmo di sicurezza (WPA, WPA2 e così via).
Il secondo articolo della “knowledge base” di Apple è ancor più generico: la società della mela suggerisce, semplicemente, di avvicinarsi maggiormente al router od all’hotspot, di verificare che il router sia attivo e funzionante, di applicare una procedura “ad hoc” per la connessione a reti Wi-Fi chiuse o private (menù Settings, Wi-Fi, Other sull’iPad).
I problemi di connettività non sono una novità per Apple. La società si trovò la stessa gatta da pelare dopo il lancio dell’ultracompatto MacBook Air (fece il suo debutto all’inizio del 2008). Anche i primi clienti dell’iPhone, nel 2007, criticarono le abilità del dispositivo a connettersi alle reti wireless tanto che alcuni utenti arrivarono a lanciare una class action nei confronti di Apple e dell’operatore telefonico AT&T.
L’attuale versione dell’iPad si connette alla Rete solamente tramite Wi-Fi mentre un più costoso modello (dovrebbe essere posto sul mercato al prezzo di 130 dollari oltre il costo del modello Wi-Fi), dotato del supporto 3G integrato, sarà lanciato nelle prossime settimane.
Le altre problematiche più spesso oggetto di contestazioni da parte degli utenti di iPad sono le difficoltà di ricaricare la batteria del dispositivo attraverso la porta USB di un normale personal computer e la sincronizzazione del contenuto del tablet con gli altri sistemi.
Per quanto riguarda la ricarica via USB, test iniziali avrebbero evidenziato come la procedura funzioni correttamente sui sistemi desktop e sui portatili Mac ma non operi invece nello stesso modo sulle porte USB montate su diversi modelli di personal computer (ad esempio, basati su Windows) o sulle porte presenti su una tastiera direttamente collegata ad un sistema Mac.
Apple ha chiarito questo punto nei giorni scorsi ricordando che l’iPad necessita di una porta USB 2.0 in grado di trasferire un elevato quantitativo di carica allorquando il dispositivo sia acceso. Nel caso in cui l’iPad venga ricaricato da spento, non dovrebbero esserci problemi in fase di ricarica da qualunque porta USB.
Nel frattempo iSuppli, società attiva nel campo delle ricerche e specializzata nelle consulenze collegate al valore dei dispositivi elettronici, ha “fatto le pulci” al costo con cui l’Apple iPad è commercializzato.
Secondo l’indagine condotta da iSuppli, il costo di produzione dell’iPad si aggirerebbe intorno ai 260 dollari: la metà di tale importo corrisponderebbe al valore dello schermo LCD touch da 9,7″.
L’iPad da 16 GB, venduto al prezzo di 499 dollari, stando a quanto dichiarato dagli esperti di iSuppli, costerebbe 251 come componenti hardware e 9 dollari per la realizzazione effettiva dell’oggetto.
Per quanto riguarda gli altri modelli dell’iPad, iSuppli stima i costi di produzione della versione da 32 GB (commercializzata a 599 dollari) a 289 dollari mentre della versione a 64 GB (699 dollari al negozio) a 348 dollari.