L’AGCM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha irrogato due sanzioni amministrative, per motivi diversi, a TripAdvisor e Samsung. Nel caso di TripAdvisor, l’ispezione dell’antitrust è partita da alcune segnalazioni inviate dall’Unione Nazionale Consumatori, da Federalberghi e da alcuni imprenditori. Da maggio ad oggi l’AGCM ha effettuato una serie di verifiche per accertare se sul sito sia abitudine pubblicare giudizi fasulli, diffusi con il preciso scopo di promuovere artificiosamente una o più strutture turistiche od attività nel campo della ristorazione: Caccia ai giudizi fasulli: antitrust indaga su TripAdvisor.
Nel caso di Samsung, invece, la multa dell’antitrust riguarda le modalità con cui la società coreana ha presentato le informazioni tecniche in merito alla memoria ROM integrata in smartphone e tablet.
Multa di 500.000 euro a TripAdvisor
Secondo l’AGCM, pur non avendo pubblicato in proprio recensioni “pilotate”, il comportamento di TripAdvisor sarebbe stato meritevole di sanzione. “Le condotte (…) consistenti nella diffusione di informazioni ingannevoli sulle fonti delle recensioni pubblicate, correlata alla inidoneità degli strumenti e delle procedure adottati (…) [da TripAdvisor, n.d.r.] per contrastare il fenomeno delle false recensioni, integrano una pratica commerciale scorretta“, osserva l’antitrust.
Per l’AGCM, TripAdvisor offrirebbe un servizio di comparazione delle strutture turistiche “promuovendolo mediante il ricorso a slogan finalizzati ad aumentare il grado di attendibilità e affidabilità delle recensioni pubblicate sul sito. (…)“. Per l’antitrust, insomma, TripAdvisor lascerebbe intendere agli utenti che possono fidarsi delle recensioni “(…) in quanto le stesse sono vere, autentiche e corrispondono alle opinioni più sincere di milioni di viaggiatori. Veridicità ed autenticità vengono più volte rimarcate dal professionista, il quale afferma di offrire consigli di viaggio affidabili, precisando che gli stessi sono pubblicati da veri viaggiatori“.
In conclusione delle sue indagini, l’AGCM ha rilevato che TripAdvisor non sarebbe in grado di verificare con certezza l’affidabilità delle recensioni e la loro effettiva provenienza. “Il sistema di controllo di cui si è dotato TripAdvisor non consente di stabilire se le stesse siano il frutto di una reale esperienza turistica o l’esito di attività fraudolente o sospette“.
Entro il termine ultimo di 90 giorni, TripAdvisor dovrà comunicare all’autorità quali misure abbia intenzione di mettere in campo per “rimuovere l’ingannevolezza delle informazioni, divulgate mediante il sito, con le quali vengono enfatizzate la veridicità e l’affidabilità delle recensioni dei consumatori“.
TripAdvisor ha commentato il provvedimento dell’antitrust dichiarandosi profondamente in disaccordo con quanto stabilito: le ragioni della società sono illustrate in questo comunicato.
“Da un primo esame riteniamo che le conclusioni dell’Antitrust siano ingiustificate e non in linea con la realtà commerciale e non solo quella di società che si occupano di “contenuti generati dagli utenti” ma di qualunque società in qualunque settore. La politica di tolleranza zero dell’Antitrust significa che ci avrebbero condannato anche se solo una recensione su un milione fosse stata considerata non accurata. È stato adottato uno standard che non è realistico per nessun modello di business. Si dovrebbe giungere alle stesse conclusioni contro una banca che utilizza la parola “sicuro” o “protetto” perché 1 cliente su 200 milioni ha subito un tentativo di frode sulla sua carta di credito. O contro una società di sicurezza di internet che utilizza termini simili perché lo 0.0000005% dei suoi clienti ha preso un virus sul suo computer“, si legge nella lunga nota diramata da TripAdvisor.
Sanzione da 1.000.000 di euro a Samsung
Anche Samsung avrebbe condotto una pratica commerciale scorretta. Lo ha stabilito l’antitrust nel provvedimento pubblicato e diffuso quest’oggi.
La sanzione irrogata a Samsung è ancora più salata, pari ad un milione di euro.
In questo caso, al colosso coreano vengono contestate le modalità di presentazione delle caratteristiche di alcuni prodotti a marchio Samsung. In particolare, le eccezioni sollevate riguardano le capacità della memoria ROM integrata in dispositivi come tablet e smartphone.
“La capacità di memoria effettivamente disponibile per l’utente al primo avvio del dispositivo è nettamente inferiore alla capacità indicata” da Samsung, fa presente l’AGCM che cita espressamente prodotti come XCover, XCover 2, Young e Mini 2 (vedere a pagina 9 del provvedimento sanzionatorio).
Comunque, l’autorità italiana osserva che “la ridotta capacità di memoria disponibile per il consumatore e l’assenza di informazioni in proposito riguarda tutti i modelli commercializzati dalla Samsung. Per gli smartphone di fascia alta, per i quali sono indicati al pubblico 16 GB di memoria, lo scarto tra questo valore e la memoria effettivamente disponibile è, in percentuale, meno accentuato ma comunque consistente: tra il 50% e poco più del 70% a seconda del modello.
Per i tablet le percentuali sono comprese tra il 60% e l’87%“.
L’antitrust ha giudicato la pratica di Samsung “contraria alla diligenza professionale e idonea, mediante la diffusione di informazioni fuorvianti e l’omissione di informazioni rilevanti, a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio“. La stessa autorità ne ha vietato perciò la diffusione o continuazione, stabilendo che Samsung Italia comunichi entro 60 giorni le iniziative assunte per ottemperare alla diffida.