Ormai da tempo Microsoft non obbliga l’utente a installare i feature update ovvero gli aggiornamenti di Windows 10 delle funzionalità inizialmente semestrali e adesso diventati annuali. Soltanto nel momento in cui cominciasse ad avvicinarsi la data di ritiro di un aggiornamento Windows Update forza l’applicazione in Windows 10 dell’ultimo feature update disponibile.
Le date di fine supporto di Windows 10 sono conosciute e fissate a 18 mesi dalla data di rilascio per le edizioni Home, Pro, Pro for Workstations e Pro Education; a 30 mesi per le edizioni Enterprise, Education e IoT Enterprise (limitatamente all’aggiornamento H2 ovvero quello della seconda metà dell’anno).
Al paragrafo Versioni correnti di Windows 10 per opzione di manutenzione si può verificare qual è l’ultima versione disponibile di Windows 10 controllando quanto riportato in corrispondenza della colonna Versione. Le colonne Fine del servizio: Home, Pro, Pro Education e Pro per Workstation e Fine del servizio: Enterprise, Education e IoT Enterprise riportano la data di fine supporto per le varie edizioni.
Microsoft al momento non aggiorna i sistemi Windows 10 a Windows 11 in modo forzoso: sui sistemi che soddisfano i requisiti minimi, chi vuole può farlo liberamente anche se Windows Update mostra notifiche ripetute per invitare quanti più utenti possibile a effettuare la migrazione.
È possibile procedere anche sui sistemi che non sono indicati come compatibili con Windows 11 ma in questo caso Microsoft non offre alcuna garanzia circa la ricezione degli aggiornamenti attraverso Windows Update in futuro. In un altro articolo abbiamo presentato tutti i modi per installare Windows 11 su un PC non compatibile.
Se adesso Microsoft non forza l’aggiornamento a Windows 11 a partire da un sistema Windows 10 non è detto che qualcosa non possa cambiare in futuro.
Per evitare che Windows 10 si aggiorni contro la volontà dell’utente è possibile rispolverare una policy che permette di definire la versione di Windows da installare.
Seguendo le indicazioni riportate nell’articolo è possibile digitare 21H1 oppure 21H2 per fare in modo che Windows 10 si aggiorni al massimo, rispettivamente, al feature update pubblicato a maggio 2021 (21H1) oppure a quello rilasciato a novembre 2021 (21H2).
Indipendentemente dalla versione e dall’edizione di Windows 10 utilizzata si può digitare cmd
nella casella di ricerca quindi scegliere Esegui come amministratore e infine digitare quanto segue:
reg add HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate /v TargetReleaseVersion /t REG_DWORD /d 1 /f
reg add HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate /v ProductVersion /d "Windows 10" /f
reg add HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate /v TargetReleaseVersionInfo /d "21H2" /f
reg add HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate /v DisableOSUpgrade /t REG_DWORD /d 1 /f
reg add HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\WindowsStore /v DisableOSUpgrade /t REG_DWORD /d 1 /f
reg add HKLM\SYSTEM\Setup\UpgradeNotification /v UpgradeAvailable /t REG_DWORD /d 0 /f
Per eliminare la policy e ripristinare il comportamento predefinito di Windows 10 è sufficiente riaprire la finestra del prompt dei comandi con i diritti amministrativi e impartire i seguenti due comandi:
reg delete HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate /v TargetReleaseVersion /f
reg delete HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate /v ProductVersion /f
reg delete HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate /v TargetReleaseVersionInfo /f
reg delete HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate /v DisableOSUpgrade /f
reg delete HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\WindowsStore /v DisableOSUpgrade /f
reg delete HKLM\SYSTEM\Setup\UpgradeNotification /v UpgradeAvailable /f
Gli stessi interventi possono essere applicati usando l’app gratuita InControl sviluppata da Steve Gibson.