La Federal Trade Commission (FTC) statunitense si è messa di traverso e minaccia di bloccare l’accordo di acquisizione di ARM da parte di NVidia valutandolo anticoncorrenziale. La posizione manifestata dall’agenzia governativa sembra essere l'”antipasto” delle scelte che verranno assunte dall’Antitrust USA.
L’intesa tra NVidia e ARM è datata settembre 2020 e allora l’azienda fondata e diretta da Jen-Hsun Huang mise sul piatto 40 miliardi di dollari per concludere l’operazione. Adesso che il valore delle azioni di NVidia è salito, anche l’accordo economico è ulteriormente lievitato in termini economici arrivando a circa 75 miliardi di dollari.
Una cifra che è davvero immensa ma che permetterebbe a NVidia di monopolizzare il mercato dei chip per i dispositivi mobili intascando l’ampia dote di brevetti che la britannica ARM può assicurare. Come abbiamo spiegato nell’articolo in cui parliamo dell’importanza e delle conseguenze dell’accordo NVidia-ARM, ARM sta un po’ tirando il fiato in ambito tecnologico ma il suo immenso valore risiede proprio nella proprietà intellettuale che detiene e nella proprietà dell’ISA (instruction set architecture) omonima.
La vertenza legale avviata dalla FTC presso il tribunale amministrativo ha come obiettivo quello di impedire un’acquisizione che viene definita pericolosa per la concorrenza nel mercato dei chip. Secondo FTC se l’accordo dovesse andare in porto NVidia potrebbe soffocare lo sviluppo e l’utilizzo da parte dei concorrenti delle tecnologie di prossima generazione, comprese quelle per i data center e il mondo automotive, segmenti molto remunerativi nei quali ARM è sempre più presente.
Per FTC l’acquisizione porterebbe a una riduzione della qualità e dell’innovazione dei prodotti, a prezzi più alti e a una minore scelta, danneggiando anche i consumatori.
Non è la prima volta che l’Autorità statunitense è intervenuta per fermare importanti accordi nel settore dei chip elettronici. Nel 2018, ad esempio, fu bloccato il tentativo di Broadcom di rilevare un altro gigante dei chip, Qualcomm, per 117 miliardi di dollari citando motivi di sicurezza nazionale.
Un’indagine è stata avviata in ottobre anche dagli enti regolatori europei.
Nvidia ha sempre difeso il suo operato sostenendo che l’intento non è quello di ostacolare la libera concorrenza. Per Jen-Hsun Huang la proposta di acquisizione di ARM è una delle più grandi scommesse di NVidia per espandere il business della società ben oltre i chip dei processori grafici. NVidia ha superato Intel come la più grande azienda di semiconduttori USA per valore di mercato solo pochi mesi dopo che Apple ha confermato l’abbandono della piattaforma Intel nei suoi Mac in favore di SoC progettati e sviluppati in proprio a partire dal design ARM.