Open Fiber rivendica il grande lavoro in termini di copertura FTTH (Fiber-to-the-Home) degli immobili di proprietà degli utenti finali (privati e aziende) che è stato svolto sino ad oggi. L’azienda compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti ha reso note le conclusioni di uno studio Idate presentato nel’’ambito dell’evento FTTH Conference 2019, svoltosi quest’anno ad Amsterdam (Paesi Bassi).
Stando ai risultati della recente ricerca, l’Italia è attualmente il Paese europeo con il più elevato tasso di crescita per ciò che riguarda la diffusione delle reti in fibra ottica.
Da “fanalino di coda”, nel periodo compreso tra settembre 2017 e settembre 2018, l’Italia ha fatto registrare un marcato sviluppo delle reti a banda ultralarga. Le unità immobiliari raggiunte con la fibra ottica in modalità FTTH o FTTB (Fiber-to-the-Building o Fiber-to-the-Basement; significa che il cavo in fibra arriva sino allo scantinato o ai garage per una o più unità abitative: il breve tratto di collegamento fino al “modem” dell’abbonato resta in rame oppure viene realizzato con cablaggio in fibre ottiche polimeriche e tecnologia Ethernet) sono aumentate del 43,1% (da 4,4 milioni a 6,3 milioni) rispetto alla media europea che si attesta sul 15,7%.
“Open Fiber sta trainando lo sviluppo digitale dell’Italia grazie ad una rete di ultima generazione, in grado già oggi di raggiungere la velocità di 1 Gigabit al secondo (Gbps) e di accogliere tutte le successive evoluzioni della tecnologia“, si legge in un comunicato ufficiale dell’azienda.
Considerando l’incremento annuale di unità immobiliari citato da Idate, pari a circa 1,9 milioni di unità immobiliari, Open Fiber evidenzia che il proprio contributo a questa crescita è pari a circa il 75%.
Il trend ben evidenzia la crescente consapevolezza a livello europeo dei benefici che derivano da connessioni basate su reti interamente in fibra, confermata dalla strategia UE per la “Gigabit Society”. Basti pensare che entro il 2025, il 100% di stazioni ferroviarie, aeroporti, aziende e principali pubbliche amministrazioni che insistono sul territorio europeo dovranno disporre di una connessione in grado di raggiungere almeno 1 Gbps.
Per verificare la copertura delle proprie unità immobiliari, suggeriamo di seguire le indicazioni riportate nell’articolo La fibra Open Fiber 1 Gbps arriva in altre città d’Italia: l’elenco completo: si tratta delle località raggiunte da Open Fiber con investimenti propri. Le aree bianche (o “a fallimento di mercato”) interessate dagli interventi di copertura in banda ultralarga sono invece indicate nell’articolo Open Fiber: lo stato di avanzamento della copertura in fibra FTTH e FWA nelle aree bianche.