In realtà aziendali di dimensioni più grandi, è possibile valutare l’adozione di “appliance” che consentano, tra le altre cose, di filtrare il traffico di rete e bloccare quello diretto verso siti web la cui consultazione dovrebbe essere inibita sull’ambiente di lavoro.
K9 Web Protection è un software freeware nato per fornire funzionalità di “web filtering” a costo zero. Ispirandosi alle funzionalità integrate nei pacchetti espressamente dedicati alle imprese, K9 Web Protection può essere installato su sistemi desktop, in ambiente domestico, per attivare una protezione parentale (“Parental control”), oppure per impostare attività di analisi e filtro del traffico di rete su singole workstation.
Grazie a K9, l’amministratore del personal computer ha la possibilità di impostare le categorie di siti web che non possono essere visitati durante la “navigazione” in Rete, da parte di tutti gli utenti facenti uso del sistema. Il software può essere impiegato, quindi, per fare in modo che i bambini possano visionare contenuti inadatti a loro oppure fare sì che i dipendenti evitino di distogliersi troppo dall’attività lavorativa visitando siti sconvenienti od addirittura pericolosi.
K9 consente anche di impostare orari specifici in cui la navigazione in Rete è permessa e periodi della giornata in cui questa deve essere negata.
La configurazione e l’amministrazione del programma sono interamente effettuabili da una comoda interfaccia web, accessibile ricorrendo al browser installato sul sistema. A setup concluso, infatti, K9 installa una sorta di componente “server” che accetta connessioni provenienti dal browser sull’IP di loopback (127.0.0.1).
Requisito essenziale per procedere con l’installazione di K9 Web Protection è l’inserimento di un numero di licenza valido che può essere acquisito semplicemente registrandosi sul sito web di Blue Coat, software house produttrice del programma (ved. questa pagina).
Compatibile con Windows 2000, Windows XP e Windows Vista (per quest’ultima versione di Windows è necessario scaricare un pacchetto d’installazione “ad hoc”), in fase di setup K9 Web Protection richiede di specificare una password amministrativa che sarà poi utilizzata per configurare il comportamento del software in ogni suo aspetto.
L’inserimento della password è richiesto non solo per intervenire sulla configurazione del programma ma anche per disinstallare il prodotto. Questa protezione viene attivata per evitare che utenti non autorizzati possano modificare le impostazioni decise da parte dell’amministratore.
K9 non si integra con gli account utente configurati sul sistema Windows in uso. Per alcuni utenti questo aspetto potrebbe essere in qualche modo limitativo. Il software non permette di impostare dei profili “ad hoc” per ogni singolo account utente ma prevede l’utilizzo di regole generali, comunque ampiamente personalizzabili, che sono applicate per tutti gli utenti del personal computer.
Lo stesso amministratore, quindi, è soggetto alle medesime policy applicate per gli altri utenti con la differenza che, nel caso in cui richieda la connessione, ad esempio, ad un sito web bloccato, sarà possibile comunque visionarne il contenuto utilizzando la password scelta in fase d’installazione di K9.
Dopo aver installato K9, cliccando sulla sua icona, verrà immediatamente aperto il browser predefinito e proposta la pagina principale per l’amministrazione del meccanismo di protezione. Per poter effettuare il login all’interfaccia amministrativa, è necessario digitare la password impostata durante il setup del programma. Solo l’amministratore, quindi, potrà accedere al pannello di configurazione di K9.
E’ importante sottolineare che nel caso in cui si provasse a terminare i processi collegati al funzionamento di K9 o si provvedesse ad arrestare il servizio di sistema Blue Coat K9 Web Protection, non risulterà possibile navigare in Rete (verrà visualizzato un messaggio d’errore).
Una volta effettuato il login al pannello di amministrazione di K9, cliccando sul link Setup, si potrà configurare in profondità il funzionamento del programma.
Il fulcro del meccanismo di “web filtering” risiede nella schermata richiamabile cliccando su Web categories to block. Qui, l’amministrazione può decidere quale profilo applicare.
In modalità predefinita, K9 provvede a bloccare (profilo Default) siti contenenti materiale per adulti, informazioni su attività illegali, sorgenti conosciute di malware e spyware. Cliccando su Show details, si può visionare l’elenco completo delle categorie di siti web automaticamente bloccati.
Optando per il profilo Custom, è invece possibile personalizzare le categorie di siti la cui visita deve essere automaticamente concessa oppure impedita.
La categoria di appartenenza di ciascun sito web è memorizzata sui server di Blue Coat. Nel caso in cui, però, l’utente richiedesse la connessione ad un sito non ancora presente nel database della società produttrice di K9, verrà utilizzato l’algoritmo denominato Dynamic Real-Time Rating (DRTR) per valutare istantaneamente i contenuti delle pagine in procinto di essere visualizzate. Suggeriamo, quindi, di controllare che la casella Enable Dynamic Real-Time Rating (DRTR). Attivando Block unrated web pages è poi possibile fare in modo che le pagine non ancora classificate vengano aperte, comprese quelle non “categorizzabili” da parte del sistema DRTR.
Cliccando su Time Restrictions, si possono indicare – evidenziandole in rosso – gli orari durante i quali la navigazione online deve essere negata.
Anche in questo caso, qualora si tenti di aggirare la protezione esercitata da K9 modificando l’ora o la data di sistema, il software impedirà la navigazione in Rete mostrando un messaggio esplicativo.
Facendo riferimento al link Web site exceptions è possibile impostare delle “eccezioni”: la visualizzazione dei siti web specificati in quest’area viene sempre bloccata o permessa, a seconda delle scelte operate da parte dell’amministratore.
K9, attraverso la sezione URL Keywords, offre anche la possibilità di bloccare siti web sulla base di specifiche parole chiave contenute nel nome a dominio (il software non impedirà di visitare i siti contenenti le parole chiave all’interno del corpo delle pagine web).
Buona anche la sezione che visualizza un sommario dell’attività di monitoraggio espletata da K9 (View Internet activity). In quest’area, l’amministratore può consultare l’elenco dei siti web visualizzati e bloccati sulla base delle varie policy impostate.
Anche qui, avremmo preferito ottenere, quale informazioni aggiuntiva, l’indicazione dell’account utente Windows a partire dal quale sono state richieste le varie connessioni.
K9 Web Protection si rivela di particolare utilità sui sistemi Windows 2000 e Windows XP che sono sprovvisti di funzionalità di “parental control” o di meccanismi in grado di limitare le modalità di navigazione in Rete da parte degli utenti. Il software è molto leggero (non è risultato impattare negativamente sulle performance generali del sistema) ed efficace.
Da parte nostra, suggeriamo di attivare un profilo di protezione personalizzato (Custom) esaminando con attenzione le categorie di siti automaticamente bloccate. Consigliamo, inoltre, di controllare che le caselle Enable Dynamic Real-Time Rating (DRTR) e Block unrated web pages siano entrambe attivate.
(versione per Windows 2000 e Windows XP).