Jim Keller è uno dei più noti e apprezzati progettisti di microprocessori: nel 2008, dopo aver lasciato AMD, passò ad Apple e nel 2012 tornò a lavorare per la casa di Sunnyvale contribuendo allo sviluppo dell’architettura Zen, divenuta oggi cardine della “nuova AMD” e una leva eccezionale per muovere il mercato (anche lato server) dopo anni di stallo e di sostanziale monopolio da parte di Intel.
Lo scorso anno Keller annunciò che avrebbe ancora una volta lasciato AMD per aiutare gli ingegneri di Tesla nella progettazione e nello sviluppo di chip per l’intelligenza artificiale, utilizzati nei veicoli a guida autonoma.
La “caccia” di Intel alle migliori figure “ex-AMD” sembra però proseguire: dopo l’assunzione di Raja Koduri, uno dei “padri” della piattaforma grafica Radeon (AMD perde il numero uno del Radeon Technologies Group che forse passa a Intel) la società di Santa Clara vedrà presto l’arrivo di Keller che potrebbe entrare subito a far parte del team impegnato nello sviluppo di un’architettura nuova, destinata probabilmente a prendere il posto della ben nota e attualissima x86 che quest’anno compie ben 40 anni: Intel celebrerà i 40 anni della sua architettura x86 con un nuovo moderno processore 8086).
La notizia dell’impegno di un gruppo di ingegneri Intel sulla realizzazione di un’architettura di nuova generazione è stata a più riprese confermata da più fonti anche se dalla società di Santa Clara non è mai giunta alcuna “ammissione”.
Keller potrebbe essere chiamato a offrire il suo contributo proprio in quest’area per arrivare entro tra il 2020 e il 2022 a presentare il successore di x86.
Intel sente sempre più il peso di ARM (Differenza tra processori ARM e x86) e investimenti della società guidata da Brian Krzanich per preservare il più possibile e possibilmente ampliare il core business di Intel sembrano sempre più probabili.