JEDEC, organizzazione che si occupa della standardizzare delle memorie utilizzate nei computer e nei dispositivi mobili, ha appena pubblicato una revisione dello standard LPDDR5X per adattarlo alle esigenze in termini di larghezza di banda delle attuali applicazioni tecnologiche.
La principale novità della nuova versione è che la memoria può adesso trasferire dati fino a 8533 Mbps contro i 6400 Mbps della precedente revisione.
Per raggiungere questa velocità è stato necessario introdurre nuove caratteristiche volte a mantenere l’integrità del segnale e a tal fine sono state aggiunte al documento di JEDEC le informazioni per la riduzione della distorsione nel canale di comunicazione.
L’affidabilità viene migliorata con una funzione di gestione adattiva del refresh (Adaptive Refresh Management), una caratteristica presa in prestito da DDR5 e che è stata ampiamente utilizzata nell’ultimo decennio per ottimizzare frequenze di lavoro e latenze.
Chi e cosa beneficerà delle modifiche introdotte su LPDDR5X? Innanzi tutto le applicazioni che necessitano di un’ampia larghezza di banda come quelle basate sull’intelligenza artificiale e le comunicazioni 5G. Ulteriori applicazioni vanno dal settore automotive alla realtà aumentata e virtuale ad alta risoluzione fino all’edge computing.
Da Micron Technology, azienda che ha collaborato spalla a spalla con JEDEC per la definizione delle nuove specifiche LPDDR5X, si fa presente che l’interfaccia più performante aprirà le porte a nuovi casi d’uso in ambito 5G e AI offrendo migliori esperienze utente attraverso applicazioni ad alta intensità di memoria come il gaming, la fotografia e lo streaming multimediale.
Samsung spiega che l’obiettivo primario consisteva nel “confezione” un’interfaccia di memoria per il segmento mobile in grado di fornire molta più larghezza di banda a fronte di minimi cambiamenti tecnici e senza compromettere l’efficienza energetica.