L’approccio utilizzato per realizzare la nuova rete Open Fiber interamente in fibra ottica l’avevamo illustrato nel nostro articolo Fibra ottica a 1 Gbps: la presentazione della rete Open Fiber e delle offerte FTTH Fibra.City.
I portavoce di Open Fiber hanno più volte sottolineato che per le aree bianche l’obiettivo è di offrire banda in downstream di molto superiore rispetto ai 30 Mbps fissati dal Ministero dello Sviluppo Economico. Solamente in alcune delle aree rurali sulle quali insistono case sparse, Open Fiber ha fatto presente di ricorrere alla soluzione FWA (fixed wireless access) ovvero connettività ultrabrodband via cavo fino all’antenna e accesso da parte dei dispositivi client locali in modalità senza fili.
Quest’oggi Open Fiber e Linkem hanno annunciato di aver dato il via alla sperimentazione FWA nella banda di frequenze sui 3,5 GHz, per ridurre il divario digitale nelle aree a bassa densità abitativa.
Linkem è assegnataria delle licenze a livello nazionale per la trasmissione sui 3,5 GHz e in base all’accordo le due aziende effettueranno dei test sul campo.
La soluzione tecnologica FWA di Linkem, anche in ottica 5G, viene infatti valutata come migliore rispetto alle FWA tradizionali e in grado di offrire agli utenti finali una connettività di qualità.
La soluzione che sarà testata è “5G Ready” e rispetta lo standard 3GPP, ossia è in grado di supportare pienamente e in continuità tutte le potenzialità del 5G già a partire dal 2021. Da parte sua, Open Fiber renderà disponibili i necessari servizi di rilegamento in fibra ottica ad altissima capacità (backhauling) tra l’antenna e la core network di Linkem.
La sperimentazione sarà avviata nelle zone più isolate e a bassa densità di popolazione, aree nelle quali Open Fiber sta già portando la connettività ultraveloce nell’ambito dei tre bandi Infratel di cui è risultata aggiudicataria.
La lista dei cantieri aperti nelle aree bianche del Paese e lo stato di avanzamento dei lavori possono essere verificati cliccando sul pulsante in calce a questa pagina.