L’ideatore dell’assistente digitale Siri, fatto proprio da Apple nel 2010, ha presentato il funzionamento delle nuova intelligenza artificiale battezzata Viv.
Dag Kittlaus ha dimostrato come Viv “lavori ad un livello nettamente più elevato” interagendo con l’utente grazie all’impiego del linguaggio naturale.
Rispetto a ciò che avviene oggi con i principali assistenti digitali, come Siri e Google Now, non è più l’utente che deve adeguare le sue richieste a ciò che il dispositivo si aspetta di “ascoltare” ma può parlare molto più liberamente inviando richieste anche molto complesse e articolate.
Kittlaus ha evidenziato come Viv sia in grado di apprendere costantemente e di ricordarsi di tutte le domande precedentemente poste per migliorare le sue abilità.
Un quesito passato a Viv e la risposta ad esso fornita saranno utili per gestire tutti i successivi dialoghi.
Come si vede nel video che abbiamo ripubblicato, Kittlaus pone domande davvero complicate, al giorno d’oggi impossibili da gestire da parte di tutti gli assistenti digitali in circolazione.
“Dopodomani farà più caldo di 20 gradi vicino al Golden Gate Bridge?“, ha chiesto l’inventore di Siri, ora CEO di Viv. E l’intelligenza artificiale ha risposto correttamente in un tempo dell’ordine dei 10 millisecondi.
Viv non ha più la “memoria corta” di piattaforme come Siri ma, grazie ad un innovativo approccio che consiste nell'”impilare” tutte le informazioni via a via raccolte, può impegnarsi in conversazioni lunghe ed elaborate.
L’assistente digitale è già piuttosto maturo (consente anche di effettuare acquisti online senza mai toccare il display) e Viv ha ricevuto un investimento pari a 12,5 milioni di dollari da parte di una venture capital che vede tra i soci i vertici di Facebook (Mark Zuckerberg, Dustin Moskovitz e Sheryl Sandberg), Jack Dorsey di Twitter e Reid Hoffman di LinkedIn oltre ad altri nomi di fama internazionale.