Intel presenta la serie Atom C3000, processori fino a 16 core

I nuovi Atom C3000 sono processori destinati in primis ai dispositivi per il networking ma non è escluso che possano essere scelti anche in diversi prodotti per l'Internet delle Cose (IoT).

I processori Intel Atom sono da sempre conosciuti per essere CPU destinate ai dispositivi di fascia più bassa, in cui l’aspetto prestazionale non è un aspetto prioritario. Il quadro, però, potrebbe presto cambiare.

Intel, così come altre aziende, si sta preparando per l’arrivo delle tecnologie 5G che permetteranno di raggiungere fino a 20 Gbps in downstream usando una singola connessione mobile.


Le reti dovrebbero essere aggiornate intorno al 2020 dai vari operatori di telefonia mobile e in Australia sono già iniziati i primi test: Gigabit LTE, Telstra primo operatore a presentare connettività mobile a 1 Gbps.

E qui entrano in gioco i nuovi processori Atom C3000 che Intel proporrà per l’installazione sugli edge router, i router di frontiera posizionati sui bordi di una grande rete (chiamati quindi a gestire un importante quantitativo di traffico).

Gli Intel Atom C3000 saranno disponibili anche in versioni dotate di ben 16 core fisici e frequenze di lavoro comprese tra 1,5 e 2,2 GHz: i tecnici della società di Santa Clara parlano di prestazioni doppie rispetto agli attuali C2000 (recentemente protagonisti di un problema non di poco conto: Bug nel processore Intel Atom C2000 riduce la vita di decine di dispositivi?).

I nuovi C3000 usano le librerie QuickAssist di Intel per gestire la cifratura e la compressione delle informazioni e si appoggiano a un chip Xeon D-1500 capace di crittografare le comunicazione a una velocità massima di 40 Gbps.

Ogni CPU può gestire fino a quattro connessioni Gigabit Ethernet, 16 SATA 3.0, 16 piste PCIe 3.0 e quattro USB 3.0.

Sebbene i C3000 siano progettati in primis per gli apparati di rete, non è escluso che vengano adottati anche in molti prodotti per l’Internet delle Cose.

Intel dovrebbe consegnare i primi campioni alle società partner entro fine marzo per poi avviare la produzione di massa dei processori nella seconda metà di quest’anno.

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