Intel conferma che aprirà in Europa un enorme stabilimento per la produzione di chip investendovi 94 miliardi di dollari.
Sebbene il vecchio continente sia ancora molto indietro rispetto agli Stati Uniti e ai Paesi asiatici nella progettazione e produzione di processori (EPAC ha completato di recente lo sviluppo del primo chip basato su architettura RISC-V), potrebbe trarre grande beneficio dall’arrivo di Intel che punta sull’Europa per gli anni a venire.
Proprio in Europa, nei Paesi Bassi, ha sede ASML, azienda specializzata nella realizzazione degli scanner usati per la produzione di chip basati sull’utilizzo della litografia ultravioletta estrema (EUV).
I macchinari ASML sono utilizzati ad esempio da Intel, TSMC e Samsung e risultano essenziali per spingere al massimo la miniaturizzazione dei transistor che compongono i moderni chip.
Il nuovo stabilimento europeo di Intel utilizzerà la tecnologia EUV High-NA e si sa già che Intel ha prenotato tutti gli scanner ASML con un investimento impressionante se si considera che ogni macchina costa tra 500 e 600 milioni di dollari.
Pat Gelsinger ha fatto presente che era stato valutato anche il Regno Unito ma dopo la Brexit l’insediamento nel Paese è stato escluso. Il CEO di Intel ha inoltre rivelato di aver ricevuto 70 proposte di possibili collocazioni da 10 Paesi europei. L’accordo sul sito definitivo dovrebbe arrivare entro la fine di quest’anno anche se tutti i dettagli potrebbe non essere resi pubblici prima di inizio 2022. Oltre 10.000 le persone che saranno assunte e lavoreranno presso il nuovo stabilimento europeo di Intel.
L’Europa diventa un’enclave strategica che si collega con l’Asia, la Russia e l’Africa: in questa fase diventa molto più economico per Intel trasportare le materie prime in Europa che farle arrivare negli Stati Uniti.
La scelta europea permetterà a Intel di guadagnare in tempo e competitività tanto anche anche TSMC potrebbe seguire l’esempio della società di Santa Clara creando il suo stabilimento europeo.
La più grande industria automobilistica del mondo è quella europea, dominata certamente da Daimler, Bosch e Volkswagen, aziende e conglomerati che avranno un crescente bisogno di chip evoluti per i loro veicoli: disporre di uno stabilimento europeo che possa soddisfare la domanda “locale” fungerà da volano per il business di queste e di tante altre aziende.
Nella fabbrica europea Intel produrrà chip a 4 e 3 nm per passare poi ai processi a 20 angstrom (Å) e 18 Å.
Un balzo tecnologico che permetterà a Intel di competere ancora più da vicino con TSMC in settori chiave come HPC, intelligenza artificiale, automotive e smartphone.
Le immagini a corredo dell’articolo sono di Walden Kirsch/Intel Corporation.