I processori Intel di undicesima e dodicesima generazione non supportano più la funzione di sicurezza chiamata Software Guard Extensions (SGX) che negli stessi documenti dell’azienda di Santa Clara viene definita come una caratteristica ormai abbandonata.
Nessuno se ne era accorto finora perché SGX è tutto sommato poco rilevante sui PC degli utenti privati. Chi utilizza il suo computer come centro multimediale ha però iniziato a indagare sull’impossibilità di riprodurre supporti Ultra HD Blu-Ray con risoluzione 4K (3840 x 2160 pixel). Da qui è emerso il problema.
SGX è una funzione di sicurezza che era stata inserita nelle CPU da Skylake in avanti e che consente ai software di creare delle enclavi di sicurezza ovvero degli spazi protetti per codice e dati. Nel corso degli anni SGX ha ripetutamente attirato l’attenzione a causa della presenza di qualche bug di sicurezza: ulteriori sviluppi saranno quindi concentrati sui processori Xeon destinati alle macchine server.
Il fatto è che ci si è accorti adesso che in forza dei rigorosi requisiti DRM imposti dalla Blu-ray Disc Association, oltre al supporto per High-Bandwidth Digital Content Protection (HDCP) 2.2 di HDMI 2.0 e per la protezione anticopia Advanced Access Content System (AACS) 2.0, i PC hanno bisogno anche dell’estensione SGX a livello di processore.
CyberLink, uno dei più noti sviluppatori di software per la riproduzione di supporti Blu-ray, osserva che non è possibile percorrere strade alternative: l’utilizzo di Blu-Ray Ultra HD con risoluzione 4K non è più possibile su tutti i sistemi dotati di processore Intel Core di undicesima o dodicesima generazione. A questo punto è la Blu-ray Disc Association che dovrebbe rivedere i requisiti.
Il supporto HDMI 2.0 HDCP è necessario ad esempio anche per riprodurre i contenuti Netflix 4K, come peraltro avviene per altre piattaforme di streaming video, ma l’uso di SGX non è contemplato.
Nelle FAQ pubblicate da Cyberlink l’azienda suggerisce addirittura di non aggiornare a Windows 11 né di installare driver Intel più recenti sui sistemi ove si desiderano riprodurre contenuti Ultra HD Blu-Ray. “In questo modo non si rischierà che la funzionalità Intel SGX venga rimossa“, si legge. La rimozione del supporto per SGX potrebbe arrivare infatti anche tramite un aggiornamento del firmware (microcodice).
Da osservare comunque che un consiglio del genere deve essere preso con le pinze: se si tratta di un sistema isolato dal resto della rete ha senso astenersi dall’installare gli aggiornamenti dei driver ma in altri frangenti si rischierebbe di lasciare esposta la macchina a problematiche di sicurezza più o meno critiche.