Windows XP sta affossando le vendite di nuovi PC. È la tesi di Intel illustrata nei giorni scorsi e che è stata appena ribadita dai portavoce dall’azienda. Le aziende non starebbero migrando a computer più aggiornati con il ritmo che era stato inizialmente preventivato.
Le realtà d’impresa, in altre parole, si starebbero adeguando molto lentamente e nonostante il supporto per Windows XP sia terminato ormai da quasi un anno, sarebbero ancora molte le aziende a continuare ad utilizzare macchine basate sul sistema operativo vecchio di 13-14 anni.
Quest’inerzia sul versante business, sempre secondo Intel, sarebbe una delle principali responsabili del segno negativo che il mercato dei PC continua a far registrare. Complice anche la sempre più ampia diffusione di dispositivi mobili (smartphone e tablet) che sposterebbe su questi device alcune delle operazioni che, generalmente, erano in precedenza svolte usando il solo personal computer.
È vero, poi, che Windows XP non è più considerabile un sistema sicuro dal momento Microsoft ha da tempo cessato la distribuzione di qualunque aggiornamento, compresi quelli legati a problemi di sicurezza, attraverso Windows Update ma è altrettanto vero che in molti si sono accorti come le patch sviluppate ad esempio per Windows POSReady 2009 (fine supporto: 2019) funzionino senza problemi anche sul vecchio XP.
Certo, meccanismi come quelli illustrati nell’articolo Continuare ad usare e aggiornare Windows XP non sono supportati da Microsoft ma molte realtà hanno deciso di imboccare questa strada avendo magari cura di creare un’immagine di backup prima dell’applicazione delle patch.
Microsoft, da parte sua, sta puntando tutto su Windows 10 promettendo offerte speciali e promozioni per coloro che si aggiorneranno.
Intanto, dopo una flessione che – stando ai dati NetApplications – ha raggiunto il valore massimo (13,6% del mercato a novembre 2014), Windows XP sarebbe tornato al 19,2% a febbraio confermando quanto il sistema sia davvero duro a morire.
In seconda posizione, stabile, c’è Windows 7 (56% del mercato) mentre al 14% si pone Windows 8.x.