Le ultime generazioni dei processori Intel Core integrano la tecnologia Turbo Boost Max 3.0: essa permette di individuare i core più veloci indirizzando ad essi i carichi di lavoro più critici.
In passato erano necessari dei driver perché la tecnologia funzionasse senza problemi a livello di sistema operativo: oggi Windows 10 la supporta in modo nativo.
Così se il sistema Microsoft sa già in anticipo qual è il kernel più veloce in ciascun processore, può ottimizzare i carichi di lavoro e migliorare significativamente le prestazioni.
L’informazione dell'”identità” dei core più veloci, tuttavia, non viene condivisa con gli utenti.
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La tecnologia di Intel permette di centralizzare le attività leggere sui core più veloci contribuendo a risparmiare energia perché il resto dei core rimane “in standby” e si attivano quando i workload cominciano ad essere più intensivi.
Poiché il sistema operativo non dà informazioni su quali siano i kernel che funzionano a una frequenza maggiore rispetto agli altri e che offrono prestazioni migliori, gli utenti possono facilmente appurarlo usando il software Intel XTU (eXtreme Tuning Utility).
Cliccando su Avanced Tuning nella colonna di sinistra di XTU, i core più performanti sono chiaramente contrassegnati con delle stelline.
Se Windows già assegna automaticamente i carichi di lavoro tenendo in considerazione le performance dei singoli core che senso ha conoscere esattamente quali tra di essi offrono le migliori prestazioni a livello di processore?
Gran parte delle applicazioni e dei videogiochi non utilizzano tutti i core: alcuni utenti potrebbero voler segnalare esplicitamente quali core usate come “preferiti”.
Per procedere in tal senso basta accedere al Task Manager di Windows 10 premendo la combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+ESC
, fare clic su Più dettagli, selezionare la scheda Dettagli quindi cliccare con il tasto destro del mouse sul processo d’interesse.
Scegliendo la voce Imposta affinità si possono lasciare attivati i core che l’applicazione XTU ha indicato come maggiormente performanti. Gli altri, anche disattivando le caselle corrispondenti, non verranno automaticamente esclusi: Windows considererà “prioritari” per la singola applicazione quelli indicati dall’utente ma accederà anche all’utilizzo degli altri nel caso in cui fossero necessarie più risorse.