Venti di guerra soffiano su Microsoft e Qualcomm. Con un annuncio che certamente desterà parecchio scalpore, Intel sostiene che Microsoft e Qualcomm non sono autorizzate ad emulare l’architettura x86 su piattaforma ARM.
Il lavoro che i tecnici di Microsoft e Qualcomm stanno svolgendo per portare Windows 10 su ARM e, di conseguenza, per rendere possibile l’utilizzo di qualunque applicazione (comprese quelle Win32 adoperate dall’interfaccia desktop) su tale piattaforma, evidentemente, fa paura.
Al Computex 2017 di Taipei, Microsoft ha mostrato un’installazione di Windows 10 funzionare senza problemi su dispositivi dotati di processore Qualcomm Snapdragon top di gamma e Asus, HP e Lenovo hanno già confermato di essere al lavoro sui primi “mobile PC” basati su processore ARM e sistema operativo Windows 10: PC mobile con Windows 10 e processore Snapdragon: Asus, HP e Lenovo della partita.
Nell’articolo Windows 10 on ARM: come funziona il sistema sui dispositivi con SoC Snapdragon abbiamo spiegato come Windows 10 possa funzionare su ARM grazie a un apposito sistema di emulazione che i tecnici Microsoft hanno presentato nel dettaglio.
Windows 10 on ARM potrebbe sottrarre importanti quote di mercato a Intel che, evidentemente, adesso si sente minacciata e prova a passare al contrattacco.
Nel festeggiare il 40esimo anniversario dalla nascita del primo processore x86, l’8086, Intel “sventola” i suoi brevetti e, in generale, la sua proprietà intellettuale dinanzi a Microsoft e Qualcomm.
La società di Santa Clara ha dichiarato: “all’inizio della storia dei microprocessori, Intel ha dovuto rafforzare i suoi brevetti nei confronti di varie aziende tra cui United Microelectronics Corporation, AMD, Cyrix Corporation, Chips and Technologies, Via Technologies e, più di recente, Transmeta Corporation“. E spiega che azioni del genere sono state necessarie per “obbligare i concorrenti a rispettare la proprietà intellettuale Intel“.
Intel prosegue affermando di “aver ricevuto notizia che alcune aziende starebbero provando ad emulare (il riferimento implicito a Microsoft e Qualcomm è evidente) l’architettura x86 ISA, di proprietà di Intel, senza alcuna autorizzazione. L’emulazione non è una tecnologia nuova e anche Transmeta aveva provato a creare un processore compatibile x86 usando tecniche similari (code morphing)“.
La società ha di fatto lanciato un avvertimento a Microsoft e Qualcomm che, come minimo, sono chiamate a questo punto a “trattare”.