Complice la crisi, la diffusione del WiMAX italiano ha subìto un forte rallentamento rispetto ai piani inizialmente pubblicizzati dagli operatori assegnatari delle licenze. Si pensa quindi a nuovi accordi che possano aiutare a rilanciare il progetto della banda larga via wireless attraverso la tecnologia WiMAX e, quindi, a lenire il problema del digital divide.
Retelit, operatore che è riuscito ad aggiudicarsi – a fine febbraio 2008 – le licenze per lo sfruttamento delle frequenze destinate al WiMAX nelle macroregioni del Nord sino a Toscana e Marche comprese, ha comunicato di aver stretto un’intesa con Linkem. Secondo quanto stabilito, Linkem – già detentrice di 12 licenze WiMAX e reduce da un importante accordo con Telecom Italia – potrà utilizzare, per dodici anni, le licenze acquisite da Retelit obbligandosi a rispettare gli impegni di copertura minima del territorio ed accollandosi tutti i costi operativi del ramo WiMAX.
Con la decisione approvata dal consiglio di amministrazione della società, Retelit preferisce concentrarsi sullo sviluppo della rete in fibra ottica cedendo la gestione del WiMAX ad una realtà esterna. Da parte sua, Linkem dovrà versare a Retelit un canone di 5,5 milioni di euro per i primi tre anni di attività. Successivamente, il canone annuo passerà a 2,3 milioni di euro.
Al ramo di azienda che Retelit affitterà a Linkem è stato riconosciuto un valore di 33 milioni di euro. In un primo periodo, Retelit potrà esercitare l’opzione di vendita del ramo mentre successivamente Linkem potrà esercitare l’opzione di acquisto.
La manovra di Retelit, che tra l’altro ha in sé un azionista libico, potrebbe ridare linfa vitale ad una tecnologia, qual è il WiMAX, dalle grandi potenzialità ma che in Italia non è partita col piede giusto. A giocare a favore dei provider potrebbe arrivare presto un annuncio ufficiale da parte dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni). L’authority, infatti, rilevato il ritardo nella copertura del territorio nazionale da parte degli operatori che, a suo tempo, hanno acquistato le licenze WiMAX, potrebbe concedere altri due anni di tempo.
Linkem sembra quindi determinata ad investire con forza sulla tecnologia WiMAX, contando anche sugli accordi stretti con Telecom Italia, prima, ed adesso con Retelit. L’ex monopolista ha scelto infatti Linkem per proporre agli utenti business le sue prime offerte di connettività con tecnologia WiMAX.
A maggio dello scorso anno avevamo intervistato i principali operatori WiMAX ponendo loro una serie di domande sulla tecnologia e sulla sua evoluzione nel nostro Paese. A quasi dodici mesi di distanza, vi invitiamo a rileggere l’articolo (ved. questa pagina) per capire ciò che è stato realizzato e ciò che non è avvenuto.