Nella mattinata di ieri Iliad, nel mercato della telefonia mobile italiano da tre anni con 8,5 milioni di utenti abbonati, ha annunciato il suo ingresso nel mercato della connettività da postazione fissa. La società d’Oltralpe che nel nostro Paese è guidata da Benedetto Levi si è concentrata esclusivamente sulla fibra ottica FTTH (fiber-to-the-home).
Iliad è partner di Open Fiber, azienda che ha realizzato e continua a estendere su scala nazionale una rete alternativa interamente in fibra ottica.
In un altro articolo abbiamo visto come funziona Open Fiber e come fa la fibra ad arrivare fino a casa o in ufficio.
Open Fiber commercializza servizi di connettività all’ingresso (wholesale): ciò significa che sono poi gli operatori di telecomunicazioni con cui stringe accordi a decidere le rispettive politiche commerciali e a prendere alcune decisioni sul piano prettamente tecnico.
Iliad si è mossa battendo i concorrenti sul tempo perché propone un’offerta fibra FTTH che permette di raggiungere fino a 5 Gbps in downstream e 700 Mbps in upstream su circa 6 milioni di unità immobiliari.
A Milano, Torino e Bologna non sarà possibile arrivare a 5 Gbps/700 Mbps e in queste città Iliad offre il più classico profilo a 1 Gbps in downstream e 300 Mbps in upstream per 1,4 milioni di unità immobiliari.
Si tratta insomma di tutte le utenze già raggiunte dalla rete Open Fiber: ma perché questa differenza in termini di prestazioni a seconda della locazione geografica?
La motivazione risiede in un dettaglio tecnico molto importante: a Milano, Torino e Bologna Open Fiber ha acquisito la rete preesistente di Metroweb fondata da Enel che supporta la tecnologia di accesso fisso GPON (Gigabit-capable Passive Optical Network).
Nelle altre parti d’Italia, invece, Iliad può utilizzare EPON (Ethernet PON) che permette di offrire appunto fino a 5 Gbps al singolo abbonato.
EPON utilizza una sola rete che utilizza IP (Internet Protocol) per trasportare dati, voce e video mentre GPON utilizza tre reti a vari livelli: ATM per la voce, Ethernet per i dati e incapsulamento proprietario per la voce. I due schemi variano anche tra loro in termini di larghezza di banda, costo per abbonato, efficienza, sistema di gestione e crittografia.
È ovvio che 5 Gbps e 700 Mbps nelle due direzioni vanno considerati come valori di picco raggiungibili eventualmente solo in condizioni ottimali. Tant’è vero che Iliad indica come velocità minima 300 Mbps in download e 28 Mbps in upload; a Milano, Torino e Bologna 100 Mbps in download e di 31 Mbps in upload.
Sebbene rappresenti la migliore connessione via cavo oggi disponibile sul mercato, in un altro articolo abbiamo visto perché la fibra FTTH spesso non va a 1 Gbps. Nel caso del profilo GPON a 1 Gbps sull’albero ottico la banda disponibile (di solito 2,5 Gbps in downstream) viene generalmente condivisa tra 64 utenze. Un approccio simile viene adottato per EPON anche se in questo caso la banda sull’albero ottico è maggiore.
Iliadbox è il router presentato ieri da Iliad per i clienti fibra italiani: si tratta di un dispositivo compatto, di forma circolare che presenta anche un display (per mostrare un codice QR utile per connettersi subito alla WiFi senza digitare password) e che può essere installato a muro.
Sul retro del router sono presenti una “porta fibra”, 2 porte da 1 Gbps, 1 porta 2,5 GbE e una porta RJ-11 per il telefono. Iliadbox supporta WiFi 5 (quindi non il più aggiornato standard WiFi 6) offrendo fino a 500 Mbps di banda.
Non avendo a disposizione porte 10 GbE sul router il singolo dispositivo collegato via cavo Ethernet o quelli connessi attraverso un altro router o uno switch non potranno superare 1 Gbps o 2,5 Gbps a seconda della porta utilizzata. L’ottimistico limite di 5 Gbps va quindi inteso come il quantitativo di banda complessivamente disponibile per tutti i dispositivi collegati a valle delle varie porte Ethernet e via WiFi.
Le condizioni economiche e gli altri dettagli dell’offerta fibra di Iliad sono pubblicati in questa pagina (15,99 euro al mese per chi è già cliente Iliad su rete mobile con addebito automatico; 23,99 al mese per tutti gli altri; l’installazione costa 39,99 “una tantum” mentre il router Iliadbox è in comodato d’uso gratuito).