Dopo gli esposti presentati da TIM e Vodafone, l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) ha deciso di chiedere a Iliad la sospensione della campagna pubblicitaria “Vero/Falso” apparsa in queste settimane sia in TV che sul web.
Al centro delle contestazioni, in particolare, lo slogan “Scegli la verità, scegli Iliad – “#RivoluzioneIliad” – “30 giga in 4G+, minuti e SMS illimitati, a 5 euro e 99 al mese. Per sempre. E per davvero“.
IAP ha concluso che “in riferimento alla comunicazione di Iliad contestata da Telecom e da Vodafone che essa è in contrasto con l’art. 2 CA nella parte in cui promette una copertura in 4G plus e sia in ulteriore contrasto con la stessa norma nella parte in cui omette di indicare chiaramente i costi di attivazione ed i limiti in caso di uso delle reti europee“.
Il Giurì “circa la riconvenzionale di Iliad nei confronti di Telecom, ritiene che il messaggio contestato sia in contrasto con l’art. 2 CA limitatamente alla frase “ovunque ti trovi” ed in questi limiti ne ordina la cessazione“.
Il messaggio veicolato è stato quindi ritenuto fuorviante in merito alla copertura 4G plus, ai costi di attivazione e alle modalità di utilizzo dell’utenza fuori dall’Italia.
La decisione del Giurì non avrà all’atto pratico alcuna conseguenza per Iliad dal momento che la campagna presa di mira da TIM e Vodafone è ormai terminata.
Il quarto operatore di telefonia mobile attivo sul mercato italiano ha commentato la decisione evidenziando, ancora una volta, come i principali competitor starebbero in tutti i modi cercando di mettere i bastoni tra le ruote ad Iliad. L’azienda guidata da Benedetto Levi precisa che Iliad opera in trasparenza e in un’ottica di totale soddisfazione della clientela.