Nelle scorse settimane abbiamo parlato di WiFi 6E, una versione delle specifiche wireless che conserva le ottimizzazioni introdotte con WiFi 6 alias IEEE 802.11 ax (vedere Come aggiornare i propri PC a WiFi 6) introducendo, accanto alle tradizionali bande di frequenza sui 2,4 e 5 GHz, anche l’utilizzo dello spettro intorno ai 6 GHz.
Le autorità di regolamentazione dei vari Paesi sono al momento al lavoro per approvare l’utilizzo, da parte di privati e aziende, delle nuove frequenze. In Italia, va detto, parte della banda sui 6 GHz è già utilizzata per gestire comunicazioni satellitari: di conseguenza non potranno essere impiegate dai prodotti compatibili WiFi 6E.
È Broadcom ad aver appena presentato il primo processore WiFi “combinato” progettato per trasferire i dati fino a 2 Gbps assicurando una maggiore durata della batteria.
Il processore BCM4389, realizzato per essere installato sugli smartphone top di gamma e sui dispositivi per la realtà aumentata e virtuale, è quindi il primo in assoluto a usare le specifiche WiFi 6E e la possibilità di avvalersi di canali wireless di dimensione più ampia.
Secondo i tecnici di Broadcom, il BCM4389 permetterà di ridurre le latenze, aiuterà a scongiurare più efficacemente situazioni di congestione, migliorerà le prestazioni di rete e utilizzerà la tecnologia multi-radio con Bluetooth per migliorare l’esperienza di ascolto e la portata.
Broadcom ha fatto presente di utilizzare la sua nuova architettura tri-band simultaneous (TBS) che sfrutta due moduli WiFi principali, un Bluetooth MIMO e uno indipendente per ottimizzare le prestazioni con entrambe le tecnologie. Un approccio che secondo gli ingegneri di Broadcom dovrebbe rendere più facile e veloce l’accoppiamento di dispositivi Bluetooth, la scansione per la ricerca di reti senza interferenze mentre si rimane connessi nonché aumentare l’autonomia del dispositivo.
Una nuova gamma completa di router domestici, gateway, hotspot business e altri device supporteranno il processore BCM4389. I prodotti, inoltre, dovrebbero arrivare abbastanza presto sul mercato dal momento che negli Stati Uniti le frequenze sui 6 GHz saranno impegnabili già nel corso del 2020.