Dopo 23 anni, Apple chiude ufficialmente la collaborazione con Jonathan “Jony” Ive, responsabile del design di tanti prodotti di successo della Mela. Il progettista britannico ha infatti ricoperto il ruolo chiave di Chief Design Officer dal 1997 al 2019 pur collaborando con l’azienda di Steve Jobs e, poi, di Tim Cook già da prima.
Il design di iPhone, iPad e Watch è stato partorito dalla mente di Ive così come quello di prodotti come iPod e iMac G4, computer contraddistinto da una base “a sfera tagliata a metà” e da un braccio liberamente posizionabile che ha conquistato la copertina della rivista Time nel 2002.
Quando lo stesso Sir Ive aveva annunciato la volontà di lasciare Apple, a metà di quest’anno (Il designer di Apple, Jony Ive, lascia l’azienda: Tim Cook minimizza) il CEO di Apple “ridimensionò” la scelta compiuta dal manager dichiarando che l’azienda avrebbe comunque proseguito con la collaborazione.
Oggi il taglio dei ponti sembra essere invece molto più netto con la rimozione del nome di Ive dalla pagina contenente i riferimenti e la biografia del “gotha” di Apple (fino allo scorso 26 novembre, il nome del designer continuava a figurare, come si vede da Webarchive).
È stato comunque lo stesso Ive a uscire in maniera piuttosto polemica sostenendo che Apple avrebbe anteposto gli obiettivi di monetizzazione allo sviluppo di design innovativi tirando in ballo proprio Tim Cook.
Sebbene non ancora aggiunti nella pagina ufficiale Apple, si sa già che i nuovi responsabili in fatto di progettazione saranno Evans Hankey e Alan Dye.
Dalla Mela si fa sapere che la cultura aziendale e l’impegno degli attuali membri sapranno compensare l’assenza di Ive. Il designer ha fatto presente che il suo nuovo studio – LoveFrom – avrà tra i suoi principali clienti proprio Apple ma un conto è lavorare in modo esclusivo, un altro offrire supporto esterno.
Anche perché non essendovi più uno stretto legame come in passato, Ive può consegnare design potenzialmente “iconici” ai concorrenti di Apple, anticipando l’azienda di Cupertino in un campo dove fino a qualche tempo fa sapeva essere quasi imbattibile.