I primi sistemi Mac del “nuovo corso Apple” saranno basati su un SoC progettato in proprio con architettura ARM: Apple: addio ai processori Intel. Per i nuovi Mac verranno usati SoC ARM. Il primo processore che la Mela porterà al debutto si chiamerà Apple A14X e, stando a quanto viene riferito, dovrebbe costare quasi quattro volte meno rispetto a una CPU Intel Core i3 10110U.
Il SoC A14X è presentato come uno dei pilastri più importanti della prima fase “post-Intel” perché dovrà supportare l’azienda in una delicata fase di transizione, durante la quale nulla può essere sottovalutato. A tal proposito destano preoccupazione le prime conferme che vedono Apple intenzionata a non integrare più Boot Camp e permettere solamente l’utilizzo di strumenti per la virtualizzazione più tradizionali nei nuovi Mac: Addio a Windows sui nuovi sistemi Apple basati su CPU ARM.
Secondo fonti appartenenti alla catena di distributiva dei prodotti Apple, il SoC A14X sarà prodotto con un processo litografico a 5 nm, avrà un totale di 15 miliardi di transistor e offrirà prestazioni molto elevate, grazie allo strato di personalizzazione che Apple ha aggiunto all’architettura ARM.
Sulla configurazione dei core ad oggi non si sa praticamente nulla ma tenendo conto che il SoC A12Z monta già otto core, A14X potrebbe essere equipaggiato con 12 core al fine di massimizzare le prestazioni in multithreading del chip; in alternativa gli ingegneri Apple potrebbero aver deciso di mantenere gli otto core dell’A12Z concentrandosi invece sui miglioramenti architetturali (in modo da aumentare il valore IPC, istruzioni per ciclo) e le frequenze di lavoro.
In tanti, in queste ore, hanno dato spazio alle presunte dichiarazioni di un ex ingegnere Intel – François Piednoël – che avrebbe dichiarato come “la ruggine” tra Apple e la società di Santa Clara fosse iniziata con il lancio dei processori Skylake, più volte indicati non all’altezza della situazione per via dei molteplici problemi architetturali. Secondo Piednoël, Intel non avrebbe fornito processori qualitativamente adeguati mancando di venire incontro alle richieste avanzate da Apple. Le dichiarazioni di Piednoël possono comunque essere frutto di valutazioni personali anche perché sono quanto meno curiosi il mezzo e le modalità scelti per renderle pubbliche.
Come anticipato in apertura, il grande valore di un SoC come A14X consisterebbe nella significativa riduzione dei costi: passando all’utilizzo di processori customizzati, Apple potrà controllare meglio i cicli di rinnovamento dei prodotti, le innovazioni via a via aggiunte e avere più polso sul suo intero ecosistema hardware.
Sempre ricollegandoci alle affermazioni provenienti dalla supply chain, il SoC A14X potrebbe costare 75 dollari in produzione.