Il Ministero pubblica il bando per l'assegnazione delle frequenze 5G

La macchina si è messa in moto e già entro il prossimo 2 agosto gli operatori di telecomunicazioni interessati dovranno manifestare il loro interesse. Il MISE conferma le frequenze che saranno oggetto di asta a settembre e che saranno utilizzabili per fornire servizi di connettività di quinta generazione.

Dopo la pubblicazione delle “regole del gioco” da parte di AGCOM (Asta per l’assegnazione delle frequenze 5G: sarà a settembre. Ecco le regole), il Ministero dello sviluppo economico (MISE) ha appena approvato e reso noto il bando di gara per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze 5G.

Il bando di gara e il relativo disciplinare confermano che l’asta verterà su tre bande distinte: 694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26,5-27,5 GHz. Entro il prossimo 2 agosto gli operatori di telecomunicazioni interessati a presentare un’offerta economica dovranno manifestare il loro interesse e la disponibilità a partecipare.


Dal Ministero si osserva che “le differenze tra il 4G e il 5G vanno al di là della maggiore velocità e si traducono (…) in un più elevato numero di dispositivi connessi simultaneamente, in una più elevata efficienza spettrale di sistema (volume di dati per unità di area), un più basso consumo delle batterie, una migliore copertura, alte velocità di trasmissione in porzioni più grandi dell’area di copertura, latenze inferiori, un più elevato numero di dispositivi supportati, costi più bassi per l’installazione delle infrastrutture, una più elevata versatilità e scalabilità e, infine, una più elevata affidabilità delle comunicazioni“.

In molti si chiedono a che cosa serviranno le frequenze più elevate, sui 26,5-27,5 GHz. Esse saranno sfruttate per offrire la connettività 5G a prestazioni elevate con antenne di piccole dimensioni (cosiddette small cell), a livello locale e all’interno degli edifici.
Questa porzione di spettro in asta (1.000 MHz, complessivamente) sarà cruciale in ottica 5G anche in ottica front/backhaul: creando connessioni punto-punto in condizioni di perfetta visibilità tra le antenne si potranno ottenere velocità anche molto superiori a diversi Gigabit per secondo.

Entro il 10 settembre prossimo le imprese ammesse alla procedura dovranno presentare le loro offerte economiche sulla base degli importi minimi di aggiudicazione previsti nell’avviso di gara e nel relativo disciplinare.
Interessante evidenziare che il regolamento approvato da AGCOM propone un innovativo modello di sharing nel quale ciascun aggiudicatario di un lotto potrà usare le frequenze di tutti gli altri lotti laddove non utilizzate dagli altri aggiudicatari.

Dal Ministero si precisa che “tutti i consumatori avranno diritto alla fruizione dei servizi di fonia e Internet a un prezzo accessibile, come stabilito dagli artt. 79 e 80 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche approvato dal Parlamento Europeo“.

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