L’ufficio del Garante privacy italiano ha comunicato l’avvio di un’istruttoria nei confronti di Google. Al centro dell’indagine vi sono le modalità con le quali il colosso di Mountain View ha raccolto dati circa la presenza di reti wireless sul territorio e frammenti di comunicazioni elettroniche in corso attraverso le medesime reti Wi-Fi.
Il Garante per la protezione dei dati personali intende così verificare la liceità e la correttezza del trattamento dei dati personali effettuato nell’ambito del servizio “Street View“.
Durante i loro tragitti lungo le strade italiane, in città così come nelle zone rurali, le autovetture di Google non hanno solamente scattato foto a 360° ma hanno anche registrato il posizionamento, annotandone automaticamente le coordinate GPS, delle reti wireless via a via incontrate. Per stessa ammissione dell’azienda (ved. la notizia di ieri), sarebbero stati raccolti anche delle informazioni aggiuntive, frammenti di comunicazioni in corso attraverso i router e gli “hot spot” Wi-Fi non protetti rilevati nelle vicinanze.
“Riguardo a quest’ultima tipologia di dati, l’Autorità ha invitato la società a sospendere qualsiasi trattamento fino a diversa direttiva dello stesso Garante“, si legge sul comunicato pubblicato quest’oggi dall’ufficio del prof. Franco Pizzetti. Google “dovrà comunicare al Garante la data di inizio della raccolta delle informazioni, per quali finalità e con quali modalità essa è stata realizzata, per quanto tempo e in quali banche dati queste informazioni sono conservate. (…) Dovrà chiarire, inoltre, l’eventuale impiego di apparecchiature o software “ad hoc” per la raccolta di dati sulle reti WiFi e sugli apparati di telefonia mobile. La società dovrà comunicare, infine, se i dati raccolti siano accessibili a terzi e con quali modalità, o se siano stati ceduti“.
Nei giorni scorsi, come riportato in questa notizia, Google si era scusata dell’incidente occorso parlando di un errore e mettendosi a disposizione delle varie autorità nazionali per conoscere le modalità più idonee per provvedere alla definitiva eliminazione dei dati. Riferendosi ai responsabili del progetto Street View, Alan Eustace (Google) aggiunge che “non volevano e non hanno mai avuto l’intenzione di utilizzare alcun dato altrui” spiegando che i dati raccolti non sono stati impiegati in alcun modo.
Frattanto, il prossimo aggiornamento dell’archivio fotografico di Street View, pubblicato online, potrebbe arrivare il prossimo martedì 25 maggio.