Si sono registrate alcune reazioni polemiche rispetto ad un’affermazione resa, alcuni giorni fa, dall’ITU-R (“International Telecommunication Union Radiocommunication Sector“) a proposito delle tecnologie WiMax e LTE. Secondo i tecnici dell’organizzazione internazionale, agenzia specializzata delle Nazioni Unite con sede a Ginevra, che si occupa della definizione degli standard utilizzati nelle telecomunicazioni, né WiMax né LTE sarebbero considerabili come tecnologie 4G.
Con una nota ufficiale, l’ITU ha spiegato che delle sei tecnologie per le quali è stata richiesta la certificazione “IMT-Advanced“, il nome “formale” col quale si fa riferimento al 4G, solamente due godono dei requisiti necessari. I loro nomi? 802.16m WiMax 2 (ved., a tal proposito, questi articoli) e LTE-Advanced. Si tratta delle “evoluzioni” di WiMax e LTE (ved. questo materiale).
Le dichiarazioni dei responsabili ITU hanno quindi “messo al tappeto” famosi provider americani che stanno pubblicizzando esplicitamente le tecnologie WiMax e LTE come “4G”.
Jeffrey Nelson di Verizon (famoso operatore statunitense) ha commentato che le “considerazioni” dell’ITU non influenzeranno in alcun modo i piani di lancio di una rete LTE ad ampio raggio. Mike di Gioia di Clearwire ha aggiunto: “WiMax e LTE sono talmente evoluti rispetto alle tecnologie 3G da rappresentare un sicuro passo in avanti“.