IFTTT è uno dei servizi che sin dal momento del rilascio della prima release, a settembre 2011, ci hanno davvero positivamente convinto. Una volta compreso il funzionamento di IFTTT sarà difficile separarsene: noi lo utilizziamo quotidianamente per le esigenze più disparate, da quelle lavorative fino a quelle personali.
L’obiettivo di IFTTT è quello di facilitare lo scambio di messaggi tra servizi che tra loro non potrebbero mai comunicare: i servizi tra loro non interoperabili continueranno a non dialogare vicendevolmente ma IFTTT farà da intermediario comprendendo le risposte di un servizio e provvedendo a inviare un messaggio agli altri.
IFTTT può essere configurato in maniera tale da automatizzare qualunque operazione: si vuole ricevere un’email non appena qualunque carica un nuovo file in un account utente? Si vogliono ottenere via Telegram le informazioni sulle chiamate sui dispositivi mobili, le variazioni applicate sul contenuto di un foglio elettronico non appena queste vengono effettuate?
Si vuole tenere sotto controllo l’attività su diverse pagine social e ricevere una notifica via email o app di messaggistica in caso di cambiamenti importanti? IFTTT è la risposta giusta.
IFTTT è utilissimo anche in ambito smart home: si vogliono accendere le luci di casa o dell’ufficio non appena si sale in macchina? Si vuole modificare la temperatura del termostato sulla base della temperatura esterna o della propria posizione?
Si vogliono ricevere report dalle telecamere IP e dagli altri dispositivi intelligenti installati a casa e in ufficio? Anche per queste esigenze specifiche, IFTTT è un ottimo strumento.
IFTTT è acronimo di “if this, then that” ovvero “se succede questo, allora fai quest’altro“: esso si occupa di monitorare ciò che accade su un servizio e, nel caso in cui si verificasse la condizione indicata dall’utente, reagisce svolgendo l’azione precedentemente programmata.
Suggeriamo di cominciare con l’analizzare il contenuto di questa pagina in modo da rendersi conto di quali e quanti servizi IFTTT supporta.
Come si vede, si trovano tutti i riferimenti agli strumenti per colloquiare con le versioni smart di elettrodomestici, lampadine, prese elettriche, speaker, TV, sensori, valvole, interruttori, dispositivi multimediali e molto altro ancora.
Ma ci sono anche gli strumenti per comunicare con le app per prendere note e appunti, con router e altri dispositivi di rete, con i sistemi per la sicurezza e la videosorveglianza, con i social network, con le piattaforme di blogging, con le principali piattaforme business, con gli assistenti vocali come Google Assistant, Amazon Alexa e Cortana, con gli strumenti per gestire foto e video, con le notifiche e gli SMS sui dispositivi mobili e tanto altro.
IFTTT è stato progettato per funzionare sul cloud: ciò significa che il servizio opera in maniera totalmente indipendente. Una volta creata un’applet (una volta si chiamava “ricetta“) ovvero deciso in che modo IFTTT deve reagire al verificarsi di uno specifico evento, questa resterà sempre in esecuzione sul cloud, fintanto che l’utente non deciderà eventualmente di disattivarla.
Il bello di IFTTT è che è disponibile anche sotto forma di app per dispositivi Android e iOS.
Utilizzando lo stesso account sia da web che da smartphone è possibile creare e gestire le proprie applet (o riutilizzare quelle altrui presenti nel ricco database di IFTTT).
Facendo riferimento alla pagina IFTTT Explore è possibile trovare migliaia di esempi pratici per l’utilizzo del servizio.
Come creare le proprie applet con IFTTT da web e dai dispositivi mobili Android e iOS
Dopo aver creato un nuovo account utente (o, in alternativa, effettuato il login con Google o Facebook), portandosi da browser web in questa pagina si può creare la propria applet IFTTT.
La procedura è semplicissima: basta dapprima cliccare su “This” per selezionare il servizio col quale si desidera colloquiare quindi scegliere l’evento che deve essere automaticamente monitorato da IFTTT.
Per alcuni servizi che necessitano di una preventiva autenticazione per l’utilizzo e che non fossero stati ancora aggiunti al proprio account IFTTT, si dovrà cliccare sul pulsante Connect.
L’evento trigger, ovvero quello specificato in corrispondenza di “This“, sarà monitorato da IFTTT: nel caso in cui dovesse verificarsi, il servizio provvederà ad eseguire subito quanto indicato in corrispondenza di “That“.
Accedendo a questa pagina si ottiene la lista dei servizi che sono stati connessi al proprio account IFTTT mentre queste sono le applet in uso (abilitate o disattivate).
Come usare l’app IFTTT sui dispositivi mobili Android e iOS
L’app IFTTT per Android e iOS funziona allo stesso modo. Nella schermata principale vengono riportati i servizi correntemente in uso: cliccando su di essi verranno mostrate le applet che li adoperano.
Toccando Get more, si accederà alla funzione Explore che permette di attingere al database delle applet IFTTT create da altri utenti.
Servendosi dell’icona “+” accanto a Make your own Applets from scratch, apparirà la schermata che – come da applicazione web – permette di comporre in autonomia la propria applet selezionando dapprima “This” (per specificare l’evento trigger) e poi “That” (per definire l’operazione da eseguire in seguito al presentarsi dell’evento trigger).
I parametri da specificare dipendono dalla tipologia di servizio che si è scelto. Alcuni servizi potrebbero non richiedere alcuna informazione aggiuntiva mentre altri tutta una serie di dati.
Si supponga ad esempio di voler effettuare un post automatico su Facebook in risposta a un determinato evento trigger: nel caso di Facebook, come d’altra parte degli altri social media, bisognerà specificare nome dell’autore (opzionale), titolo del post, contenuto del post, immagine, URL di destinazione, data di pubblicazione.
Collegare IFTTT agli assistenti digitali Google Assistant e Alexa
IFTTT supporta direttamente sia Google Assistant che Alexa: Assistente vocale: come funziona e a cosa serve.
Creando un’apposita applet è quindi possibile automatizzare una moltitudine di operazioni non supportate dagli assistenti digitali di Google e Amazon.
Abbiamo detto che IFTTT funziona sul cloud: è quindi possibile spegnere completamente PC e altri dispositivi mobili (a meno che non siano direttamente coinvolti nella gestione di una o più applet) perché le applet vengano elaborate ed eventualmente eseguite in totale autonomia. La lista delle applet e delle operazioni effettuate da IFTTT è consultabile in questa pagina.