A fine ottobre alcune indiscrezioni facevano riferimento alla possibile cancellazione, da parte di Intel, dello sviluppo dei nuovi processori a 10 nm con l’obiettivo di concentrare le forze sul passaggio ai 7 nm.
Intel ha per il momento commentato che il lavoro sul processo costruttivo a 10 nm sta proseguendo e che i primi processori arriveranno sul mercato nel 2019.
Allo stesso tempo, Murthy Renduchintala – durante un incontro con gli investitori – ha rivelato di essere molto soddisfatto dei progressi compiuti nell’affinamento del processo litografico a 7 nm. Gli ingegneri di Intel hanno infatti imparato molto dai problemi emersi quando si è trattato di ottimizzare la densità dei transistor, i consumi energetici e le performance.
Secondo quanto inizialmente programmato, Intel avrebbe dovuto iniziare a produrre i primi chip a 10 nm nella seconda metà del 2016 mentre, molto probabilmente, essi arriveranno sul mercato a partire da metà 2019 dapprima nella versione per sistemi notebook e desktop (successivamente per i server).
Leggendo tra le righe, però, sembra che i tanti scogli incontrati durante lo sviluppo dei processori a 10 nm possano aver contribuito a velocizzare il successivo passaggio evolutivo tanto che Intel utilizzerà la tecnica della litografia ultravioletta estrema (EUV) per i 7 nm (Come nascono chip e processori ultraminiaturizzati con i sistemi EUV).
Stando a quanto dichiarato da Renduchintala, Intel dovrebbe usare un fattore di scaling doppio sui 7 nm rispetto all’architettura a 10 nm e applicare il processo EUV su 10-20 strati rispetto ai quattro che TSMC utilizzerà inizialmente nel suo processo costruttivo UVE a 7 nm.
Se tutto dovesse andare secondo i piani, quindi, la produzione dei chip a 10 nm potrebbe avere una vita piuttosto breve e Intel anticiperebbe i 7 nm già al biennio 2020-2021, provando così a recuperare il terreno perduto.
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