Huawei si sta preparando al lancio di nuovi prodotti e servizi con una proposta che vuole mettere al centro l’utente, i suoi bisogni, le sue aspirazioni e ottimizzare l’esperienza d’uso. Il tutto nel segno della continuità.
La strategia ad ampio respiro sulla quale sta puntando Huawei è stata battezzata “1+8+N“. Chiariamone il significato perché è importante per comprendere meglio la vision della società.
“1” fa riferimento allo smartphone che è l’elemento centrale dell’ecosistema, capace di controllare e collegare un ampio ventaglio di dispositivi differenti; “8” sono i dispositivi esterni interconnessi come ad esempio Huawei FreeBuds, MatePad Pro, MateBook X Pro, Vision, Watch GT 2, Sound X e FreeBuds. “N”, infine, fa riferimento ai dispositivi per l’Internet delle Cose (IoT) di terze parti che possono essere a loro volta collegati utilizzando le tecnologie Huawei HiLink e Share.
AppGallery è il marketplace proprietario di Huawei, terzo app store a livello globale. È un ecosistema intelligente e innovativo che consente agli sviluppatori di creare esperienze uniche per gli utenti finali e di garantire l’interoperabilità delle app nell’ambito della strategia “1+8+N”.
Cuore pulsante della piattaforma Huawei è il componente chiamato HMS Core, un framework per i servizi abilitati sui dispositivi dell’azienda e in generale sulla piattaforma Android. Su HMS Core fanno perno tutta una serie di strumenti di base come il sistema di autenticazione Huawei ID, la gestione delle notifiche, il sistema di acquisti in-app e molto altro ancora.
Gli sviluppatori possono far poggiare le loro app su HMS Core per ottimizzarne l’integrazione sui vari dispositivi e garantire un’esperienza più fluida.
Con AppGallery la missione di Huawei è di proporre una piattaforma di distribuzione di app aperta e innovativa, semplice da usare per gli utenti, foriera di enormi opportunità per gli sviluppatori e allo stesso tempo capace di proteggere la privacy e assicurare la sicurezza fornendo un’esperienza unica e intelligente.
I partner che scelgono di rendere le loro app disponibili su AppGallery godono del pieno supporto di team Huawei dedicati. Le app pubblicate su AppGallery sono verificate e hanno superato quattro livelli di sicurezza prima di essere condivisione sulla piattaforma.
A Google è stata spesso contestata la pubblicazione di app che non si sono rivelate sempre perfettamente sicure (lo dimostra la rimozione periodica di app dal Play Store spesso su segnalazione delle principali aziende impegnate nella sicurezza informatica) o che hanno evidenziato un comportamento penalizzante per gli utenti, soprattutto col trascorrere del tempo (app benigne che poi hanno “cambiato pelle”).
Huawei vuole costruire una piattaforma aperta per la pubblicazione e la distribuzione delle app, fluida e innovativa, capace di porre al primo posto il tema della sicurezza e della protezione dei dati personali.
AppGallery è disponibile in più di 170 Paesi e regioni, conta oggi 120.000 app integrate in HMS Core, oltre 12.000 app rilasciate solo in Italia, 4,5 milioni di sviluppatori registrati, 384,4 miliardi di download nel mondo solo nel 2020, con un pubblico globale di 550 milioni di utenti attivi mensilmente e oltre 42 milioni solo in Europa.
L’offerta di applicazioni disponibili ha seguito un duplice sviluppo: sia sul piano globale che su scala locale in modo da presentare le app più rilevanti per gli utenti di tutti i Paesi.
Lo store di Huawei offre un’ampia varietà di app suddivise in 18 categorie, tra cui app bancarie, di servizi, giochi, shopping, strumenti di navigazione e trasporto, notizie, social media e molto altro.
Cos’è e come funziona HDG, Huawei Developer Group
Da dove e come nascono le app che poi fanno ingresso in Huawei AppGallery? La prima comunità europea ufficiale di sviluppatori Huawei si chiama HDG, Huawei Developer Group ed è una vera e propria “fucina” di idee, un cantiere capace di valorizzare ogni giorno le competenze di nuovi talenti.
HDG Italia fa parte della rete di community no-profit Huawei e raccoglie gli sviluppatori italiani interessati a crescere e formarsi in un contesto di incontro, scambio, condivisione di esperienze e collaborazione reciproca.
La comunità italiana riunisce tutti gli sviluppatori del nostro Paese che hanno come interesse comune la passione per le nuove tecnologie e che vedono nelle sfide legate al mondo Huawei un’opportunità di crescita.
Il punto di riferimento della community HDG Italia è la home page “Meetup” che raccoglie tutti gli argomenti in corso di trattazione e i progetti sui quali gli sviluppatori stanno al momento lavorando.
In questa pagina le informazioni su tutti gli eventi passati.
HDG Italia funge sia da incubatore per nuovi progetti che da accentratore e cassa di risonanza per le iniziative promosse da grandi aziende come da programmatori indipendenti. Una dimostrazione di come la tecnologia Huawei sia funzionale all’innovazione.
Partecipando ai meetup diventa semplice aggiornarsi e acquisire nuove competenze, collaborare con gli altri sviluppatori e dare una spinta alla propria crescita professionale in un settore in cui realtà come Huawei e tantissime aziende private sono costantemente alla ricerca di professionisti.
Per dare un’idea dei temi che sono stati trattati durante i meetup organizzati da HDG Italia nel corso del 2021 citiamo alcuni argomenti che sono stati fin qui affrontati:
1) Introduzione pratica a Docker. Per iniziare a utilizzare da zero la piattaforma Docker con l’apprendimento della terminologia di base e la comprensione delle sue potenzialità.
Perché usare Docker, perché è importante nel ciclo di sviluppo di qualunque software, come si installa, cos’è il Docker Hub, come si creano “immagini” Docker da utilizzare come modelli per i container che si utilizzeranno in futuro, come allestire container, personalizzarne la configurazione e il funzionamento.
2) Dependency injection in Android con Hilt. Si chiama dependency injection una particolare tecnica utilizzata nello sviluppo software e nella realizzazione di app Android. I vantaggi sono notevoli perché essa facilita il riutilizzo e la ristrutturazione (refactoring) del codice oltre a semplificare la fase di testing.
Durante il meetup organizzato da HDG Italia, è stato affrontato l’utilizzo di Hilt, nuovo framework di dependency injection sviluppato da Google subito diventato il punto di riferimento per lo sviluppo di applicazioni Android.
Hilt condivide i concetti di base con Dagger ma la sua configurazione è molto più semplice.
3) Lo sviluppo di un’app per il contact tracing come Immuni. Grande successo ha ottenuto anche il meetup incentrato sullo sviluppo della nota app Immuni, una sfida notevole dal punto di vista di chi si occupa fattivamente di programmazione in ambito mobile.
All’incontro online ha partecipato il team di Sogei, azienda controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze, che si è occupata di proseguire l’aggiornamento dell’app Immuni.
4) Gestione delle notifiche push in Android con Flutter e Push Kit. In ambito Android l’utilizzo intelligente del sistema di notifiche integrato a livello di sistema operativo si è rivelato uno strumento vincente per coinvolgere gli utenti e massimizzare l’utilizzo delle app che si realizzano.
Flutter, il framework di Google, si sta rapidamente facendo apprezzare dagli sviluppatori perché consente di importare una gran quantità di widget nei propri progetti e beneficiare dell’integrazione con le notifiche push.
Huawei, da parte sua, ha iniziato a investire su delle alternative ai servizi Google iniziando a creare la propria suite di servizi: tra questi vi è il Push Kit per la gestione delle notifiche push.
Durante il meetup organizzato da HDG Italia si sono illustrate le funzionalità offerte dal Push Kit nell’ambito di un nuovo progetto Flutter.
A fine settembre HDG Italia organizzerà un nuovo importante evento online, un meetup ancora una volta incentrato su Flutter e sulla suite di servizi che Huawei, trovandosi coinvolta in una vera e propria guerra commerciale, ha costruito come alternativa all’offerta di Google.