Jeff Bezos, amministratore delegato di Amazon, ha dato spettacolo ieri sera. Indossati i panni dello showman, Bezos ha spiegato che la sua società sta lavorando su di un innovativo progetto per consegna delle spedizione. Durante l’intervista rilasciata alla redazione del programma televisivo statunitense “60 minutes“, il CEO di Amazon ha spiegato che entro il 2018 i pacchi ordinati dalla clientela potranno essere consegnati utilizzando dei droni, piccoli velivoli che viaggiano in assenza di pilota, interamente controllati da un computer di bordo.
I primi prototipi di droni col marchio Amazon sarebbero dotati di otto rotori e potrebbero essere utilizzati per le consegne da effettuarsi nelle grandi aree metropolitane. Secondo Bezos non si tratta di fantascienza e, in futuro, le consegne nelle aree poste nelle vicinanze di una filiale di Amazon potrebbero verosimilmente concretizzarsi addirittura nel giro di 30 minuti dal momento dell’ordine.
Certo, per poter accedere al servizio di consegna mediante drone, è indispensabile che il pacco non sia né troppo voluminoso né troppo pesante. Considerando, però, che l’86% delle spedizioni gestite da Amazon non superano i 2,3 chilogrammi, l’utilizzo dei nuovi corrieri robotici potrebbe essere destinato a diventare ben più di una semplice mossa pubblicitaria.
Il drone col simbolo di Amazon, per poter effettuare la consegna, deve ricevere in input le coordinate GPS del luogo di destinazione; al resto penserà l’intelligenza artificiale del computer di bordo. È ovvio che l’aspetto più delicato, rimarca Bezos, consiste nel portare l’affidabilità del velivolo ai massimi livelli in modo da scongiurare qualsiasi genere di incidente. Da qui a quattro o cinque anni, inoltre, è necessario che l’ente aeronautico americano aggiorni la sua legislazione in modo da fornire il nulla osta per la circolazione aerea dei droni Amazon.