Google sta preparando il terreno per il lancio di Glass, gli occhiali per la realtà aumentata dei quali da tempo si fa un gran parlare. Sino ad oggi solamente un numero ristretto di “tester” e di sviluppatori aderenti allo speciale programma Glass Explorer hanno avuto la possibilità di accaparrarsene un esemplare. E non certo ad un prezzo scontato. Anzi. I primi modelli di Google Glass sono stati messi a disposizione dietro versamento di una somma pari a 1.500 dollari.
Il ricercatore cinese Jason Tsai è comunque convinto che gli occhiali di Google costeranno molto meno e potrebbero essere commercializzati a non più di 299 dollari. Tsai ha conteggiato i costi di produzione e di assemblaggio di ciascuno dei componenti che sono stati utilizzati dal colosso di Mountain View per realizzare i Glass: sensori, memoria flash da 8 GB, touchscreen, GPS, moduli Wi-Fi e Bluetooth.
Il recente investimento di Google in Himax, azienda che produce il display integrato nei Glass, potrebbe consentire di ridurre ulteriormente i costi di produzione del prodotto.
Secondo Tsai i Glass non includono componenti tali da far schizzare in alto il prezzo dei Glass: “siamo ben lontani da quanto è necessario per realizzare un moderno smartphone da 600 dollari…“.
L’importo di 1.500 dollari, secondo Tsai, è solo una mossa di Google per ridurre – almeno nella primissima fase – la platea degli utenti. Una mossa sbagliata? Nient’affatto. Per Tsai Google avrebbe fatto in modo di assicurarsi, allo stato attuale, solamente l’interesse degli sviluppatori e delle società realmente motivate ad investire sul prodotto.
L’azienda di Page e Brin, insomma, avrebbe la garanzia che chi ha acquistato un esemplare di Glass a 1.500 dollari non perderà l’interesse nel prodotto perché sarà in grado di capirlo e di realizzare applicazioni valide.
A sventolare il guanto di sfida ci sarà l’italiana GlassUp che proporrà i suoi occhiali per la realtà aumentata a 299 dollari e 399 dollari (versione con fotocamera integrata): GlassUp, occhiali per la realtà aumentata made in Italy. Francesco Giartosio, CEO dell’azienda veneta, ha già annunciato sconti iniziali per coloro che desiderano acquistare diversi esemplari degli occhiali.
Entrambe le aziende, gettatesi a capofitto in un business che viene considerato molto promettente (fuorché da Tim Cook, CEO di Apple), dovranno comunque fare i conti con le verifiche in materia di privacy avviate dagli uffici europei per la tutela dei dati personali (I garanti privacy chiedono spiegazioni sui Google Glass).