Oggi, solamente per la giornata odierna, Google metterà in commercio i suoi occhiali per la realtà aumentata. I Glass potranno essere acquistati da chiunque, online, a patto di essere maggiorenni e residenti negli Stati Uniti. “Non siamo ancora attrezzati per commercializzare il prodotto al di fuori degli Stati Uniti“, si legge in una nota ufficiale pubblicata su Google Plus.
Chi deciderà di comprare quest’oggi i Google Glass (la società ha evidenziato che il numero degli esemplari a disposizione è limitato e, di conseguenza, le richieste più tardive potrebbero non essere soddisfatte) dovrà comunque versare un importo decisamente impegnativo: 1.500 dollari più tasse.
Si tratta della stessa spesa che, a suo tempo, hanno affrontato i partecipanti al programma Glass Explorer.
In molti si sono meravigliati della nuova mossa di Google che, ancora una volta, preferisce non ampliare in modo deciso la platea degli utilizzatori dei suoi Glass. Millecinquecento dollari, infatti, rappresentano un importo non certo alla portata di tutte le tasche ma solamente a quelle di una cerchia molto ristretta di persone.
Ripetiamo, ancora una volta, che i Google Glass non saranno venduti allo stesso prezzo, nella versione definitiva ma ad un importo probabilmente compreso fra i 299 ed i 499 dollari.
Secondo il nostro punto di vista, i vertici della società di Larry Page e Sergey Brin – almeno allo stato attuale – desiderano assicurarsi solamente l’interesse degli sviluppatori e delle società realmente motivate ad investire sul prodotto. Ecco perché l’asticella, in termini di prezzo, continua ad essere posta così in alto.
Google, insomma, ha bisogno di estendere la schiera dei cosiddetti “early adopters” ma non vuole ancora proporre i suoi Glass sul mercato, almeno nella sua interezza.
Vendendo i Glass a 1.500 dollari, per ora, l’azienda a stelle e strisce ha la garanzia che chi ha acquistato un esemplare dei Glass non perderà l’interesse nel prodotto perché sarà in grado di capirlo e di realizzare applicazioni valide.
Eccezion fatta per le problematiche sulla privacy che forse i Glass dovranno affrontare, il prodotto di Google è già stato testato più volte in ambito professionale e lavorativo in generale. La compagnia aerea Virgin Atlantic, ha ad esempio deciso di adottare i Glass per sveltire le operazioni di check-in ed imbarco fornendo ai passeggeri informazioni “personalizzate” (I Google Glass vanno anche in aereo, a Londra); i medici del pronto soccorso di Boston hanno iniziato ad usarli per accedere immediatamente alle cartelle cliniche dei pazienti; un’applicazione sviluppata per i vigili del fuoco permette di ottenere e visualizzare in tempo reale le planimetrie di un edificio e di ottenere indicazioni per muoversi negli ambienti in caso di fumo ed oscurità; un’altra app per i Glass consente agli spettatori di una partita di rivedere le azioni o di fruire di diverse inquadrature mentre si è seduti allo stadio; ci sono poi le app Glass a servizio degli utenti diversamente abili.