I segnali circa una possibile imminente vendita di Honor erano nell’aria. Ne parlavamo già ad ottobre: Huawei valuta la vendita di Honor: i motivi della possibile decisione.
Adesso arriva la conferma ufficiale: Huawei ha venduto la controllata Honor a un consorzio formato da oltre 30 agenti e rivenditori.
Secondo Huawei la decisione sarebbe stata assunta a seguito della continua pressione che le aziende del gruppo stanno subendo e con il preciso obiettivo di garantire la sopravvivenza di Honor.
I prodotti a marchio Honor poggiano infatti sulle stesse tecnologie Huawei: le restrizioni alle quali la società è stata esposta in seguito al “bando” voluto dall’amministrazione Donald Trump negli Stati Uniti sono state un vero e proprio terremoto. Anche perché né Huawei né Honor possono stringere accordi con alcuna società statunitense.
Grazie alla vendita di Honor quest’ultima avrà più margine di manovra per la progettazione e lo sviluppo dei nuovi prodotti avendo la possibilità di tornare a fare affari con realtà quali, ad esempio, Qualcomm e Google.
Da Huawei si precisa che l’azienda non terrà per sé alcuna quota azionaria né sarà più coinvolta in alcun modo nel business di Honor. L’accordo di vendita, che varrebbe oltre 15 miliardi di dollari, sarebbe stato firmato da 40 aziende.
Ulteriori informazioni sono state pubblicate in una breve nota appena diramata dalla società.
Di recente avevamo parlato dei timori di Huawei circa la possibilità di accedere all’utilizzo della proprietà intellettuale ARM dopo l’acquisizione dell’azienda da parte di NVidia: Huawei vede a rischio il suo accesso ai SoC ARM dopo l’acquisizione da parte di NVidia.