Nei giorni scorsi si è diffusa la notizia di un video, pubblicato su YouTube, che come si può facilmente verificare ritrae un sistema Huawei dalle fattezze di un PC basato su processore HiSilicon Kunpeng 920.
Chi l’ha acquistato in Cina riferisce di averlo pagato un importo pari, al cambio, a circa 1.000 euro. Ma cosa c’è dentro quel sistema? Ed è davvero la risposta di Huawei al “bando” subìto negli Stati Uniti e in altri Paesi?
Già a dicembre 2019 avevamo descritto le mire di Huawei spiegando come i tecnici dell’azienda fossero al lavoro per presentare, in futuro, prodotti completamente svincolati dai fornitori americani: Huawei utilizzerà suoi processori e schede madri nel settore dei PC.
Sullo sfondo, poi, c’è HarmonyOS, la piattaforma Huawei progettata per funzionare su un intero ecosistema di dispositivi completamente differenti l’uno dall’altro: Il sistema operativo di Huawei si chiama HarmonyOS: funzionerà su una vasta gamma di prodotti, smartphone compresi.
Ma torniamo al PC basato su processore Kunpeng 920: può reggere la competizione con le proposte di altri produttori? Al momento, onestamente, sembra proprio di no.
Il processore, salvato direttamente sulla scheda madre (Huawei D920S10) è basato su architettura ARMv8: la controllata di Huawei, HiSilicon, ha usato l’esperienza maturata in campo “mobile” per realizzare un processore destinato a far funzionare un PC.
Beninteso, stando a ciò che viene riferito, il sistema ha una buona dotazione hardware; monta 16 GB di RAM, una scheda grafica Radeon RX550, un hard disk SATA da 256 GB e un alimentatore da 200W oltre a offrire una serie di slot PCIe 3.0 e M.2. Gestisce risoluzioni fino alla 4K a 60 Hz.
Il problema è che la macchina riesce a eseguire (bene) un sistema operativo basato su kernel Linux (in particolare, UOS ovvero Unity Operating System) ma supporta solamente applicazioni a 64 bit e non supporta molte delle applicazioni di uso comune. Lo stesso store (attivabile a pagamento) è ancora limitatissimo.
In molti hanno già bollato come fallimentare il tentativo di Huawei di affrancarsi dai vendor più noti con sede in occidente. È invece molto più opportuno non trarre giudizi affrettati perché il Kunpeng 920, basato su 64 core ARMv8 personalizzati da Huawei e realizzato con un processo litografico a 7 nm, è stato presentato a gennaio 2019. Da allora i tecnici di Huawei hanno lavorato moltissimo per costruire l’indipendenza dell’azienda quindi il PC che vediamo oggi è già vecchio e non rispecchia certo “lo stato dell’arte”.
D’altra parte, è notizia di qualche settimana fa la decisione di Apple di abbandonare le CPU Intel per dotare i Mac di nuova generazione dei nuovi processori ARM “personalizzati”: GPU: il SoC Apple A12Z supera Intel Core i7-1065G7 e AMD Ryzen 5 4500U.
Certo, le differenze tra l’architettura ARM e x86 permangono (vedere Differenza tra processori ARM e x86) ma Apple vuole dimostrare che è possibile unire i due mondi fornendo agli sviluppatori gli strumenti per ricompilare il codice delle loro applicazioni e ottenere i file eseguibili “Universal 2” compatibili sia con i processori Intel che con i nuovi SoC Apple ARM: Apple: addio ai processori Intel. Per i nuovi Mac verranno usati SoC ARM.
Sullo stesso solco potrebbe porsi Huawei. Anche perché il PC basato su Kunpeng 920 descritto in questi giorni usa UOS, un sistema operativo derivato dalla distribuzione Deepin commissionato “dalla Cina per la Cina” al fine di ridurre la dipendenza da Windows. Ma è qualcosa che, così com’è, difficilmente potrà essere presentato sul mercato internazionale.