Sebbene l’intento sia quello di guardare sempre più ad HTML5 ed all’utilizzo della tag <video> (che consentirà di visualizzare contenuti multimediali, nel browser, senza la necessità di installare alcun plugin), Adobe Flash Player resta uno strumento indispensabile per visualizzare correttamente molti siti web che ospitano materiale “audiovisivo”.
Con una mossa destinata sicuramente a “far notizia”, gli sviluppatori di Google Chrome hanno comunicato l’intenzione della società di integrare il Flash Player di Adobe direttamente nel browser. Sarà Chrome a gestire il plugin facendosi carico di mantenerlo costantemente aggiornato in modo da mettere al riparo gli utenti del browser web da qualunque problema di sicurezza conosciuto.
Per il momento, il plugin Flash Player dovrà essere abilitato avviando Chrome con l’opzione --enable-internal-flash
. Google ha comunque precisato che la funzionalità interesserà presto tutti gli utenti di Chrome.
Il vantaggio derivante dall’integrazione di Flash Player nel browser risiede certamente nella riduzione dei rischi connessi all’utilizzo di versioni ormai obsolete del plugin (situazione purtroppo ancora comune). Di contro, il file d’installazione di Flash Player così come il programma stesso appariranno più “pesanti”, soprattutto agli occhi di coloro che preferiscono non installare il plugin Flash Player.
Il rapporto tra Google Chrome, Flash Player e gli altri plugin andrà certamente ottimizzato. L’introduzione del supporto diretto per il plugin di Adobe appare più che altro come un primo passo nella direzione che si sono prefissati i tecnici del colosso di Mountain View. La versione 5.0.360.4, release di anteprima riservata ai soli partecipanti al canale “dev” di Google, include anche un semplice gestore di plugin attraverso il quale è possibile attivare o disattivare i componenti aggiuntivi per Chrome. Permangono comunque alcune problematiche da risolvere, soprattutto – nel caso di Flash Player – se ci sono altri browser concorrenti installati sul sistema.
Secondo quanto dichiarato dagli stessi responsabili di Google, l’integrazione tra browser e plugin è un aspetto cruciale che deve essere migliorato e sul quale si stanno concentrando gli sforzi maggiori. L’obiettivo è rendere Chrome più “flessibile” e maggiormente aperto ai contributi di terzi pur non tralasciando l’aspetto “sicurezza”. A tal proposito, Google sta cooperando con Adobe per estendere l’utilizzo della “sandbox” alle pagine web contenenti materiale realizzato in Flash.
Come alternativa all’impiego di Adobe Flash, pur supportando già la specifiche HTML5, Google (così come Apple) oggi sembra “spalleggiare” il formato proprietario H.264 mentre realtà attive nel campo dei software opensource, come Mozilla ed Opera, sono maggiormente orientate all’adozione di Ogg-Theora. Di recente la FSF (Free Software Foundation) aveva indirizzato una lettera aperta a Google invitando l’azienda ad abbracciare “codec liberi” ed a pubblicare il codec VP8, frutto dell’acquisizione della società On2, sotto forma di prodotto completamente “libero” (ved. questa notizia). Secondo FSF l’iniziativa “potrebbe porre fine alla dipendenza del web dai formati video proprietari e soggetti a brevetto“. Integrando il supporto per VP8 nel browser, inoltre, si riuscirebbe a riprodurre video senza appoggiarsi, ad esempio, alla tecnologia Flash.