A molti, almeno inizialmente, è sembrato uno scherzo ben organizzato da qualche buontempone di casa Google. In realtà, è tutto vero. Alla fine dell’evento Google I/O, i tecnici della società di Mountain View hanno presentato Cardboard, un progetto che si prefigge di trasformare lo smartphone in un visore per la realtà virtuale. I dispositivi più famosi sono gli Oculus Rift: si tratta di schermi da indossare sul viso che consentono di muoversi in “mondi virtuali”, da soli oppure insieme con altre persone (magari fisicamente sedute a migliaia di chilometri di distanza). L’idea è quella di aprire a nuove forme di comunicazione ed ampliare a dismisura le attuali modalità di interazione reciproca.
Facebook ha di recente acquistato Oculus accaparrandosi una realtà che viene considerata estremamente promettente per il prossimo futuro e che può estendere la possibilità attualmente offerte dal social network: Facebook acquisisce i prodotti per la realtà virtuale di Oculus per 2 miliardi.
Con l’idea di Cardboard, Google ha confermato di essere particolarmente interessata ed impegnata sul tema realtà virtuale. Anziché proporre un costoso schermo, i tecnici della società fondata da Larry Page e Sergey Brin si sono divertiti a realizzare un cartonato pieghevole che contiene un alloggiamento per riporvi il proprio smartphone Android.
Il cartone duro, una volta piegato secondo le istruzioni pubblicate da Google in questa pagina, si trasformerà in un economico visore per la realtà virtuale. Oltre al cartone, infatti, basterà dotarsi di un elastico di grosse dimensioni, di un magnete, di due lenti e di alcuni elementi in velcro adesivo.
Installando l’applicazione Android Cardboard sul proprio smartphone ed indossando lo spartano visore cartonato, si potrà passeggiare virtualmente per Parigi (grazie a Street View), volare con Google Earth su qualsiasi luogo della Terra, visionare i video più popolari su YouTube così come se fossero proiettati sul grande schermo, esaminare opere d’arte e monumenti da qualunque angolazione, visualizzare le foto precedentemente scattate in modalità “PhotoSphere“, assistere ad un simpatico cortometraggio.
È interessante notare come, nel progetto Cardboard di Google, la fotocamera dello smartphone non venga “coperta” con il cartone. Ciò significa che in futuro Google potrebbe aggiornare l’applicazione Cardboard inserendo funzionalità che guardano alla realtà aumentata. Un’app che potrebbe trainare le vendite dei Google Glass mostrando un assaggio di ciò che si potrà fare acquistando ed indossando gli occhiali per la realtà aumentata.
L’app Google Cardboard necessita di Android 4.1 come requisito indispensabile per poter essere installata. Inoltre, sui dispositivi dotati di hardware più datato l’applicazione potrebbe non funzionare correttamente (non avviarsi od andare in crash).
Sui dispositivi Android di più recente fattura, l’esperienza di utilizzo è sorprendentemente piacevole ed efficace.