Il problema della frammentazione affligge da tempo il mondo del robottino verde (Android resta molto frammentato: i dati di Google; Il problema frammentazione non esiste, per Apple). Se, da un lato, il sistema operativo Android viene installato su un numero sempre più ampio di dispositivi, non tutti i produttori sono però attivi, in egual misura, per quanto riguarda la distribuzione degli aggiornamenti.
In circolazione ci sono quindi milioni di dispositivi mobili Android che montano dalle versioni più vecchie a quelle più recenti. Le statistiche sulla diffusione delle varie release di Android, elaborate e pubblicate da Google sono liberamente consultabili facendo riferimento a questa pagina (aggorionamento al 4 febbraio 2014).
Ricordiamo che per verificare la versione di Android in uso sul proprio dispositivo, è sufficiente accedere al menù Impostazioni, individuare la voce Info sul dispositivo quindi scorrere i dati informativi sino ad individuare il numero della release (toccando ripetutamente sul numero della versione, apparirà anche una schermata riassuntiva in formato grafico).
Come si vede dai dati rilasciati da Google, la versione più “popolare” di Android è “Jelly Bean“, in particolare nelle versioni 4.1 (35,5%) e 4.2 (16,3%). Restano comunque diffusissimi, ancor’oggi, i dispositivi basati su Android “Gingerbread” (release 2.3.x): nonostante il sistema operativo sia stato lanciato ormai oltre tre anni fa (tra dicembre 2010 e febbraio 2011), questa specifica versione del robottino verde detiene ancora il 20% del mercato.
Forte anche la presenza sul mercato di “Ice Cream Sandwich” (release 4.0.x di Android) ancora al 16,1%.
Ciò è dovuto al fatto che molti produttori, soprattutto sui dispositivi di fascia medio-bassa, continuano a preinstallare versioni datate di Android.
Alcuni mesi fa avevamo parlato dell’intenzione di Google di mettere a disposizione Android KitKat 4.4 anche sui dispositivi mobili più “datati” (Android 4.4 “KitKat” anche sui dispositivi più vecchi?): adesso il colosso di Mountain View sembra fare sul serio e voler risolvere nel più breve tempo possibile il problema della frammentazione.
In un documento interno della società, Google avrebbe già fissato delle nuove regole per i produttori di smartphone e tablet Android: d’ora in avanti, infatti, per tutti i nuovi dispositivi mobili Android immessi sul mercato, i produttori dovranno sempre utilizzare l’ultima versione disponibile del sistema oprativo (ad oggi, “KitKat“). In ogni caso, potrebbe non essere più permesso l’utilizzo di versioni antecedenti la 4.2 se i vendor vorranno fruire dell’accesso alle applicazioni Google ed agli altri servizi del gigante statunitense.