Eric Schmidt, presidente esecutivo di Google, lo aveva assicurato all’inizio di ottobre: “investiremo convintamente sull’Italia” (Google investirà sull’Italia ma ci vuole la banda larga). Un primo assaggio di ciò che il colosso di Mountain View ha in serbo per promuovere chi fa impresa di qualità nel nostro Paese è stato appena pubblicato online.
Il progetto, realizzato da Google in collaborazione con Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF), Unioncamere, Università Ca’ Foscari e Fondazione Symbola, si chiama Made in Italy: eccellenze in digitale.
Si tratta di una vetrina che mostra in bell’evidenza i prodotti di eccellenza dell’artigianato, della piccola impresa e dell’arte agroalimentare italiana. In una cartina Google Maps sono evidenziati i principali tesori tricolore, quei prodotti che rappresentano un fiore all’occhiello per il nostro Paese e sui quali è indispensabile continuare ad investire con passione e tenacia.
Il progetto di Google costituisce, senza dubbio, un’iniezione di positività per tutti quei piccoli imprenditori e quegli artigiani che rappresentano la spina dorsale del nostro Paese. Come aveva sottolineato Schmidt appena qualche mese fa, però, la crescita di una nazione passa oggi anche attraverso la diffusione delle competenze digitali, la valorizzazione dei giovani, le attività di promozione degli “ingegni” italiani ad oggi ancora nascosti, la disponibilità dell’accesso alla banda larga in tutte le aree geografiche del Paese.
Investire sul “Made in Italy” significa anche aiutare le piccole e medie imprese ad avvicinarsi con convinzione al digitale promovuendo progetti “ad hoc” che consentano di valorizzare competenze e prodotti di qualità. Prodotti di nicchia non debbono essere costretti in mercati di nicchia, è l’osservazione di Google che propone agli imprenditori la Rete come soluzione per raggiungere nuovi clienti.
Certo, sul sito Made in Italy: eccellenze in digitale, mancano ancora molti nomi e tesori nascosti che ben rappresentano i valori ed il sano spirito d’impresa del nostro Paese. Si tratta comunque di un primo passo nella giusta direzione, per far svettare i buoni prodotti, per separare ciò che è di qualità dalla massa.
Solo il 34% delle piccole e medie imprese italiane dispone di un sito web, ricorda Google, e solamente il 13% lo utilizza per fare e-commerce. D’altra parte, invece, limitandosi a prendere in considerazione il 2013, le ricerche legate a prodotti del Made in Italy sono cresciute del 12% sul motore di ricerca: la moda è la categoria più cercata, mentre il turismo e l’agroalimentare le categorie che segnano la crescita più significativa.
Per ogni prodotto entrato a far parte del catalogo del “Made in Italy” di Google sono disponibili presentazioni multimediali, video e foto che fanno apprezzare, soprattutto al pubblico straniero, tutte le peculiarità dell’artigianato italiano.
Nell’ambito del progetto Eccellenze in digitale, Google – in collaborazione con Unioncamere – assegnerà 20 borse di studio per giovani “digitalizzatori” che per 6 mesi affiancheranno aziende piccole e medie in diverse regioni d’Italia per aiutarle a portare il Made in Italy online. Nelle prossime settimane dovrebbe essere pubblicato il bando e rese note le aree geografiche coinvolte nell’iniziativa.
Nel video, pubblicato anche sul blog ufficiale di Google Italia, viene rappresentata la testimonianza di un imprenditore del distretto orafo di Arezzo.