Google celebra i primi 10 anni del servizio Maps e riassume, in un’efficace infografica, i principali passaggi che ne hanno caratterizzato l’evoluzione. Presentato a febbraio 2005, ci vollero alcuni mesi perché venissero aggiunte le prime foto satellitari (maggio 2005) e ben due anni (maggio 2007) perché apparissero le prime foto panoramiche a 360 gradi di Street View. Più di tre anni più tardi, gli archivi fotografici raccolti dalle vetture di Google riguarderanno tutti i sette continenti.
A metà 2012, inoltre, fu presentato il trekker, uno zainetto sul quale è issata l’apparecchiatura fotografica di Google che permette di acquisire immagini a 360 gradi anche nei luoghi di più difficile accesso (Google Street View nel deserto, a dorso di cammello; Il Grand Canyon è visitabile online grazie a Street View; Venezia è da oggi su Street View: che la visita abbia inizio; Una gita virtuale sul Tamigi con Google Street View; Google porta Street View sulle isole Galapagos).
Le tappe successive sono contraddistinte da un continuo crescendo. Ad ottobre 2009 i tecnici di Google hanno attivato la navigazione turn-by-turn sui dispositivi mobili trasformandoli in navigatori satellitari (vedere anche Come scaricare e installare un navigatore per Android (anche offline)).
E sempre in tema “indicazioni stradali”, a giugno 2013 Google ha acquisito Waze, il navigatore satellite “social” che consente di ottenere aggiornamenti in tempo reale con il contributo degli altri utenti: Guida a Waze navigatore gratuito in italiano. Come usare i comandi vocali.
È l’ultimo punto dell’infografica di Google a destare comunque maggiore interesse. Ad agosto dello scorso anno, infatti, Google ha acquistato Skybox Imaging. Grazie ai servizi messi a disposizione dall’azienda, Google potrebbe quindi fornire accesso alle immagini satellitari aggiornate in tempo reale (o quasi).
La possibilità di esaminare una specifica area geografica dall’occhio del satellite in maniera pressoché istantanea è un po´ il Santo Graal dei servizi come Google Maps.
Strumenti che avranno una vastissima utilità pratica ma che, ovviamente, porteranno con sé nuovi interrogativi in materia di tutela della privacy: Google acquista i satelliti Skybox per 500 milioni di dollari.