Google Now è l’assistente digitale che il colosso di Mountain View ha iniziato a proporre sui dispositivi Android, smartphone e tablet, di più recente fattura. Diretto rivale di Apple Siri, Google Now può contare su un patrimonio di inestimabile valore, il motore di ricerca della società di Larry Page e Sergey Brin. Oltre alle funzionalità di riconoscimento vocale, Google Now integra alcuni algoritmi che rendono il dispositivo mobile più intelligente e capace di stabilire a quali informazioni l’utente può essere di volta in volta interessato. Rispetto a Google Search, applicazione che consente di cercare delle parole chiave sul motore di ricerca senza la necessità di digitarle manualmente (si sfrutta il riconoscimento della voce dell’utente), Now compie un ulteriore passo in avanti presentandosi come un assistente digitale in grado di riconoscere quesiti posti utilizzando il linguaggio naturale (Google presenta “Now”, l’assistente rivale di Apple Siri).
Il supporto della lingua italiana, per quanto riguarda “Now”, è ancora scarso – tutte le funzionalità appannaggio degli utenti anglofoni sono ad oggi inutilizzabili – ma lo scenario potrebbe essere destinato a mutare rapidamente. Un primo segnale potrebbe essere l’attivazione, avvenuta nel corso della giornata di ieri, del “Knowledge Graph” anche sulla versione italiana del motore di ricerca di Google (Ricerche più efficaci con il Knowledge Graph italiano): la tecnologia di Google che consente di stabilire rapidamente tutte le principali relazioni fra oggetti, luoghi, eventi e persone costituisce l’infrastruttura di base per il corretto funzionamento di “Now”.
Così, a breve, anche gli italiani potrebbero finalmente ottenere informazioni meteo, indicazioni stradali, risultati delle partite, suggerimenti sui ristoranti o sulle attività commerciali nelle vicinanze con una semplice richiesta vocale.
I lavori sono in corso: nella notte, infatti, Google ha migliorato le funzionalità delle versioni di Google Search e Now destinate ai dispositivi equipaggiati con Android 4.1 “Jelly Bean“. Tra le novità principali c’è uno strumento che consente di recuparare istantamente la carta d’imbarco in formato digitale mentre si è in aeroporto (il comportamento è simile all’applicazione Passbook di Apple). Google propone una soluzione che non è a sé stante ma si integra automaticamente con Gmail (utilizzabile, al momento, esclusivamente negli Stati Uniti).
Google Search e Now, inoltre, permettono adesso di effettuare ricerche online a partire dagli oggetti o dai testi acquisiti con la fotocamera digitale mentre ci si trova in un negozio od in un museo; scovare eventi importanti nelle vicinanze; ottenere informazioni sulle distanze percorse mensilmente a piedi oppure in bici.
Nuove possibilità d’interazione vocale consentiranno di richiedere la pubblicazione di un contenuto sul social network Google+, di avere informazioni sul brano musicale che si sta ascoltando o di avviare il riconoscimento di un codice a barre.
Maggiori informazioni sono disponibili sulla pagina ufficiale Google Play.