Le moderne versioni dei traduttori online più noti hanno da tempo iniziato a utilizzare algoritmi di intelligenza artificiale e, in particolare, il machine learning, per migliorare l’efficacia delle traduzioni.
Sono ormai lontani i tempi in cui qualcuno regolarmente esclamava: “quella traduzione è talmente orribile che sembra fatta con Google Translate“.
Per migliorare l'”efficacia” delle sue traduzioni, Google Translate ha da anni puntato sull’utilizzo delle reti neurali: il motore sviluppato dagli ingegneri della società di Mountain View, è stato addestrato per analizzare intere frasi con l’obiettivo di stabilire le relazioni fra i termini e cercare di “comprenderne” il significato.
Il sistema che i tecnici di Google svelarono già nel 2016 è chiamato GNMT (Google Neural Machine Translation) e si basa sull’utilizzo di entità dette “vettori” per meglio contestualizzare parole e frasi: il termine “gatto” è, evidentemente, più vicino a “cane” che ad “automobile”. Facendo leva su di un’intensa attività di “addestramento”, Google Translate ha potuto migliorare significativamente il suo comportamento proponendo traduzioni molto più precise e pertinenti.
Anziché limitarsi a tradurre parola per parola riordinando grammaticalmente i lemmi, la rete neurale approntata da Google è stata addestrata “dandole in pasto” un vastissimo numero di documenti e definendo così dei pattern comuni tra parole usate in una certa sequenza e quindi in un determinato contesto.
Il sistema attualmente usato dal traduttore Google è il 60% più preciso rispetto alla vecchia versione avvicinandosi di molto al punteggio (scala BLEU, Bilingual evaluation understudy) ottenuto da un traduttore professionista in carne ed ossa.
Il grafico in figura è stato pubblicato da Google nel 2016 e nel frattempo sono stati compiuti ulteriori, enormi, passi in avanti.
Gli stessi ingegneri di Google, a suo tempo, spiegarono di aver “addestrato” l’intelligenza artificiale a tradurre un insieme di frasi dall’inglese al coreano e viceversa oppure dall’inglese al giapponese e viceversa; salti linguistici che sono intrinsecamente piuttosto complessi da gestire. La rete neurale messa a punto ha sviluppato autonomamente una sorta di “interlingua” con la quale è riuscita a tradurre testi dal coreano al giapponese e viceversa, senza passare per l’inglese.
Il risultato fu ai tempi definito “straordinario” e dimostra come un’intelligenza artificiale – se ben addestrata inizialmente – possa sviluppare abilità in principio non previste.
Tutti i progressi sul tema vengono periodicamente riassunti da Google in questo blog.
Approcci simili sono stati applicati anche in altri servizi online: vedere ad esempio Traduttore online efficace e veloce che mantiene anche il layout dei documenti, Quali sono i migliori strumenti per le lingue e Traduttore vocale: quali sono i migliori.
Google Traduttore preciso anche lavorando direttamente sui fogli elettronici
Tutti sanno che il traduttore di Google è utilizzabile collegandosi con questa pagina oppure installando l’app per i dispositivi mobili (che tra l’altro è pure in grado di riconoscere quanto visualizzato in insegne, cartelli e testi stampati semplicemente inquadrando con la fotocamera dello smartphone il testo scritto nell’altra lingua).
Inoltre, digitando un URL in Google Translate e cliccando sul link mostrato nel riquadro di destra (dove è specificata la lingua in cui si desidera tradurre i testi), si accederà alla stessa pagina tradotta nella lingua indicata.
Un “trucchetto” davvero poco noto è però la possibilità di usare Google Translate per tradurre automaticamente il contenuto di qualunque foglio elettronico.
Ne avevamo parlato brevemente nel nostro articolo Fogli Google: guida alle principali funzionalità: il trucco consiste nell’utilizzare la funzione GOOGLETRANSLATE
in Google Fogli.
Utilizzarla è semplicissimo: dopo aver creato un nuovo foglio elettronico Google da questa pagina, incollando ad esempio una serie di testi scritti in varie lingue nella colonna A, è sufficiente inserire la formula =GOOGLETRANSLATE(A1;"auto";"it")
nella cella B1.
Le informazioni tra parentesi tonde indicano a Fogli Google che s’intende tradurre il testo contenuto nella cella A1 operando il riconoscimento automatico della lingua (auto
) e proponendo la traduzione in italiano (it
). È ovviamente possibile usare altre sigle internazionali per tradurre in altre lingue (ad esempio en, de, es, ko
, rispettivamente, per inglese, tedesco, spagnolo e coreano).
Le traduzioni istantanee effettuate da Google Traduttore sul foglio elettronico sono precise: agendo sull’angolo inferiore destro (piccolo quadretto in basso a destra) quindi trascinando verso il basso in modo da applicare la formula anche sulle celle successive, verranno automaticamente tradotti tutti i testi presenti nella colonna A.