A Napoli, nella storica pizzeria Brandi, nacque la pizza Margherita. A idearla fu Raffaele Esposito, nel lontano 1889, e oggi – nel notissimo locale del capoluogo campano – si continuano a preparare pizze.
Peccato però che nelle scorse settimane Google abbia indicato come definitivamente chiusa la pizzeria, sia su Maps che nelle pagine dei risultati delle ricerche.
Così, i titolari della pizzeria Brandi hanno deciso di avviare una vertenza legale ai danni di Google chiedendo un milione di euro di risarcimento. I danni sarebbero sia di immagine che patrimoniali.
Effettuando una ricerca su Google, adesso le informazioni sulla pizzeria Brandi sono corrette ma così non sarebbe stato nel periodo compreso fra il 25 aprile e il 5 maggio scorsi.
Il legale dell’attività, Angelo Pisani, ha promesso battaglia spiegando che si tratta anche di una questione di principio. Secondo la tesi dell’avvocato, è impensabile che un’impresa possa subire un danno a causa dell’erronea pubblicazione di informazioni sul suo conto. Dati inesatti, diffusi online, penalizzerebbero un’azienda a vantaggio della concorrenza.
Sempre secondo l’accusa, i gestori del locale avrebbero più volte tentato di mettersi in contatto con Google non riuscendo però nell’intento.
Ciò che non è chiaro, però, è se la pizzeria Brandi abbia provato a risolvere il problema utilizzando gli strumenti canonici messi a disposizione da Google (per avere una risposta sul punto, abbiamo provato a metterci in contatto con l’ufficio stampa italiano di Google).
Google mette infatti a disposizione di tutte le imprese il servizio gratuito My Business (vedere anche Google My Business mette in comunicazione imprese e clienti).
Cliccando sul link Sei il proprietario di quest’attività? chiunque può riscattare la titolarità della scheda di un’impresa, così come viene presentata nelle pagine di Google.
Aderendo a Google My Business, il titolare di qualunque azienda può modificare le informazioni sull’attività commerciale nella Ricerca Google, su Maps e Google+, condividere notizie e aggiornamenti con i clienti, rispondere alle recensioni, scoprire in che modo i clienti trovano l’azienda.
Nell’attesa che la vicenda si chiarisca, suggeriamo a chiunque fosse titolare di un’attività di controllare come essa appare sul motore di Google effettuando una semplice ricerca.
Cliccando sul link Sei il proprietario di quest’attività?, si potranno inserire preziose informazioni per acquisire maggiore visibilità e risolvere eventuali inesattezze.