A metà dello scorso anno Google ha deciso di abbracciare lo standard RCS (Rich Communication Services) per l’invio e la ricezione di messaggi di testo “ricchi” ovvero offrendo la possibilità di scambiare file di ogni genere.
Come abbiamo visto nell’articolo Google Messaggi usa il protocollo RCS: cos’è e come funziona, RCS non è un’invenzione dell’azienda di Mountain View. Si tratta di un meccanismo di comunicazione approvato nel 2008 dalla GSM Association (GSMA) ma rimasto in larga parte inutilizzato fino ai giorni nostri.
Google ha voluto recuperare RCS per dare la “mazzata finale” agli SMS e agli ormai dimenticati MMS integrando il protocollo nell’app Messaggi.
Anziché appoggiarsi agli operatori di telecomunicazioni, RCS permette di inviare e ricevere i messaggi appoggiandosi al collegamento Internet, sia esso attivo su rete dati o su una WiFi.
L’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin non ha insomma atteso che i singoli operatori di telefonia mobile implementassero il supporto di RCS sulle rispettive reti (secondo GSMA in Italia solamente Vodafone si sarebbe attivata in tal senso) ma ha voluto sfruttare il protocollo per implementare funzionalità evolute direttamente nell’app Messaggi.
Con RCS l’app Messaggi, in precedenza utilizzata solo per SMS/MMS, permette di inviare le conferme di lettura, mostrare agli interlocutori quando si sta scrivendo un messaggio e ovviamente scambiare ogni tipo di file.
Google Messaggi non funziona più per l’invio degli SMS?
Qualcuno scrive che Google Messaggi non può più essere utilizzata per inviare e ricevere i tradizionali SMS.
Le difficoltà nella gestione degli SMS sono riconducibili al fatto che per default l’app Messaggi di Google attiva l’utilizzo del protocollo RCS. Toccando i tre puntini in alto a destra nell’applicazione, selezionando Impostazioni quindi Funzionalità di chat se si leggesse Stato: Connesso significa che si stanno usando i messaggi RCS.
Per inviare e ricevere gli SMS tradizionali basterà semplicemente disattivare l’impostazione Attiva le funzionalità di chat.
Quando si compone un nuovo messaggio con l’app Google Messaggi si vedrà così comparire l’icona “SMS” a conferma che il testo non verrà inviato usando RCS.
La registrazione del proprio numero per l’invio e la ricezione di messaggi via RCS può essere disattivata anche da questa pagina.
RCS, in arrivo la crittografia end-to-end
Google ha in queste ore confermato che a breve l’app Messaggi invierà i dati via RCS usando la crittografia end-to-end.
Anche l’app di Google, esattamente come sta facendo da tempo WhatsApp, utilizzerà il protocollo crittografico sviluppato dal crittografo Moxie Marlinspike, ideatore di Signal.
Sopra l’icona per l’invio dei messaggi non appena Google attiverà la crittografia end-to-end comparirà un piccolo lucchetto. Tutti i dettagli sulla novità appena svelata sono disponibili in questo documento tecnico.
Ovviamente la cifratura end-to-end non potrà essere applicata a SMS/MMS che continueranno a “viaggiare” sulle reti degli operatori di telefonia mobile e non via Internet.
L’immagine in figura riassume le differenze nell’invio dei messaggi con l’app di Google.
Nel primo screenshot a sinistra l’icona per l’invio dei messaggi mostra la stringa “SMS”: ciò significa che il testo non verrà inviato via RCS ma attraverso un normale SMS.
L’icona rappresentata nella seconda immagine conferma invece che l’invio dei dati avverrà via RCS utilizzando il collegamento dati o WiFi.
A destra si può invece notare la presenza del lucchetto che suggerisce l’avvenuta attivazione e conferma l’utilizzo della crittografia end-to-end.
La cifratura end-to-end sarà attivata progressivamente sui dispositivi degli utenti già a partire dai prossimi giorni ma l’attività proseguirà anche a inizio 2021.