In questi giorni la multinazionale fondata da Larry Page e Sergey Brin ha annunciato che in Italia la piattaforma per organizzare videoconferenze Google Meet sarà disponibile gratuitamente fino al 30 settembre 2020.
Google decide così di posticipare la conclusione dell’iniziativa di 3 mesi rispetto a quanto comunicato a inizio marzo: Coronavirus: Microsoft Teams in versione avanzata e Google Meet gratis.
Va tuttavia evidenziato che le funzioni premium di Google Meet (sparisce la dizione Hangouts: Niente più Hangouts: le soluzioni per gli utenti business si chiamano Google Meet e Chat) saranno gratuite fino alla fine di settembre prossimo soltanto per coloro che dispongono di un account G Suite.
Con i normali account utente Google, infatti, collegandosi con questa pagina si vedrà apparire il messaggio “Il tuo account ti permette solo di partecipare alle riunioni“.
Per creare una videoconferenza con Google Meet è richiesta l’attivazione di un abbonamento G Suite, come indicato anche in questa pagina (Google offre una prova gratuita di 14 giorni di G Suite mentre i piani tariffari partono da 4,68 euro/mese per singolo utente).
In alternativa, i clienti business di TIM possono aderire alla promozione G Suite TIM Edition: G Suite TIM Edition in regalo per tre mesi senza rinnovo automatico. Per 90 giorni dal momento della sottoscrizione online dell’offerta sarà possibile usare tutte le principali funzionalità del pacchetto G Suite oltre alle videoconferenze di Google Meet.
Le novità di Google Meet appena presentate
In un breve post l’azienda di Mountain View ha presentato quattro novità appena aggiunte a Google Meet su espressa richiesta degli utenti:
1) Layout a griglia per visualizzare i partecipanti alla videoconferenza
La prima novità consiste nella possibilità di visualizzare contemporaneamente sullo schermo i flussi video di 16 persone partecipanti al meeting online. La nuova funzionalità è al momento disponibile solo sulla versione web di Google Meet ma è in corso l’attivazione del medesimo meccanismo anche sui client e sui dispositivi mobili.
2) Condivisione del contenuto di una singola scheda di Chrome
Gli utenti di Google Meet hanno ora la possibilità di presentare agli altri partecipanti il contenuto di una singola scheda aperta in Chrome. Non ci sarà quindi più la limitazione relativa alla trasmissione dell’intero schermo o di una singola finestra.
Questa opzione permette anche di condividere audio e video alla massima qualità possibile ed è particolarmente adatta per le presentazioni.
3) Modalità “illuminazione ridotta” per i dispositivi mobili
La nuova modalità a bassa illuminazione consente agli utenti della versione mobile di Google Meet, di compensare il flusso video in modo da aggiustare la luminosità in condizioni di scarsa illuminazione ambientale. La nuova funzionalità è per adesso disponibile solo sui dispositivi mobili ma i tecnici di Google hanno confermato che presto sarà aggiunta anche alla versione web di Meet.
4) Filtro rumore intelligente
Gli utenti di Google Meet abbonati a G Suite Enterprise o G Suite for Education saranno in grado di utilizzare un filtraggio intelligente del rumore di fondo utile, ad esempio, per eliminare il suono di cani che abbaiano, il rumore del traffico e dei clacson, quello dei tasti e delle persone che parlano nella stessa stanza. Questa funzionalità viene inizialmente integrata nel client web ma in futuro sarà accessibile anche usando i dispositivi mobili.
Per via delle esigenze di professionisti e imprese, Google ha registrato nel mese di marzo un incremento di 25 volte (rispetto a gennaio 2020) nell’utilizzo della sua piattaforma per le videoconferenze.