Google ha recentemente aperto a tutti la sua piattaforma per l’organizzazione di videoconferenze e meeting online: Meet Google: tutti possono organizzare videoconferenze gratis.
Anche chi possiede un account utente Google non pagante (quindi tutti coloro che non hanno attivo un abbonamento G Suite) può da qualche settimana avviare una videoconferenza, indipendentemente dal dispositivo in uso, anche da browser web.
Fino al 30 settembre 2020 non ci saranno restrizioni mentre dal 1° ottobre gli utenti che fanno uso di account Google gratuiti potranno creare videoconferenze della durata massima di 60 minuti.
L’importante novità che Google sta integrando in Meet è l’aggiunta di un meccanismo per la cancellazione del rumore basata sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Il sistema presentato dall’azienda di Mountain View riesce a rilevare tutti i rumori di fondo e a rendere le conversazioni estremamente più chiare, con la voce di ciascun interlocutore molto più facilmente udibile e cristallina.
L’intelligenza artificiale analizza in tempo reale l’audio durante la chiamata utilizzando tecniche di machine learning disponibili su Google Cloud, identifica i flussi riconducibili a ciascun interlocutore ed elimina tutto il resto.
Si tratta di un approccio non privo di insidie perché la tecnologia può inavvertitamente rimuovere dalla chiamata anche suoni intenzionali, come quello di una chitarra durante un corso a distanza.
Il meccanismo che è in corso di integrazione in Google Meet si prefigge come obiettivo anche quello di tenere in massima considerazione tali scenari.
Il nuovo sistema per la cancellazione intelligente del rumore sarà offerto dapprima ai clienti di G Suite Enterprise e G Suite Enterprise for Education partendo dalla versione web di Google Meet per poi estendere le stesse funzionalità anche ai dispositivi mobili. Successivamente, ma al momento le tempistiche non sono note, Google estenderà l’integrazione della funzionalità anche agli account free.
Serge Lachapelle, direttore della gestione prodotto per Google G Suite, ha spiegato che la funzionalità per la cancellazione del rumore è comunque un “cantiere aperto” e sarà oggetto di frequenti aggiornamenti e migliorie nel prossimo futuro. La tecnologia verrà adeguata per distinguere sempre più efficacemente i vari suoni e rumori: i rumori di veicoli a motore, ad esempio, sono molto più facili da individuare e rimuovere – dal punto di vista dell’intelligenza artificiale – rispetto alla voce di un bambino che urla in sottofondo.
In ogni caso, se si dovessero riscontrare problemi durante l’utilizzo della cancellazione del rumore, gli utenti di Google Meet avranno la possibilità di disattivare con un clic l’intervento dell’intelligenza artificiale.
Un’intelligenza artificiale in grado di distinguere quali suoni sono rilevanti durante una conversazione ha evidentemente un enorme potenziale. Un’abilità che gli umani usano ogni giorno, ad esempio, filtrando istintivamente il rumore di fondo durante una festa per sentire la voce di una persona specifica ma che è molto più difficile da replicare per un computer.
La cancellazione del rumore di Google Meet è complementare a un altro progetto dell’azienda di Mountain View: già oggi, per esempio, Google Duo usa un algoritmo per migliori i messaggi video registrati e scambiati tra gli utenti.
Il nuovo algoritmo WaveNetEQ di Google può imparare a riempire brevi intervalli nella trasmissione con suoni che si avvicinano abbastanza a quelli già presenti in modo tale da far ritenere agli ascoltatori che nessuno dei bit sia andato perduto.