Google si accinge a un’altra novità nel settore delle app per la messaggistica e le videochiamate.
A suo tempo avevamo parlato dell’abbandono di Hangouts per guardare a soluzioni come Google Meet e Chat in ambito professionale, Duo per gli utenti privati.
Negli anni, anche in forza della tiepida accoglienza che gli utenti hanno tendenzialmente riservato alle sue app di messaggistica, Google ha cambiato più volte strada. Mentre le app precedenti non sono riuscite a “sfondare”, Duo e Meet – che integrano essenzialmente funzioni per effettuare videochiamate e videoconferenze – sono state largamente apprezzate sia dagli utenti privati che da una platea professionale e business.
Già nel 2019, nello spiegare come si può organizzare una videoconferenza con i servizi Google, avevamo chiarito qual è la visione dell’azienda di Mountain View.
Sul versante della messaggistica classica Google punta sulla sua app Messaggi e sul protocollo RCS.
Un po’ di confusione: Google Duo diventa Meet e Google Meet presenta la stringa “originale”. Prove di fusione
Google Duo è l’app per le videochiamate utilizzabile in ambito consumer, non solo dai dispositivi Android e iOS ma anche da browser web.
Google ha annunciato che l’azienda si prepara a unire Meet e Duo creando un’unica soluzione per le videochiamate. Seppur rivolte a un pubblico differente, mantenere due soluzioni come Meet e Duo contemporaneamente in piedi comincia a non essere più conveniente per la società fondata da Larry Page e Sergey Brin.
I tecnici di Google hanno specificato che nelle prossime settimane aggiungeranno “tutte le funzioni di Meet nell’applicazione Duo in modo che gli utenti possano programmare facilmente una riunione video in un momento adatto a tutti o continuare a utilizzare le videochiamate per connettersi istantaneamente con un individuo o un gruppo di persone” . Successivamente, quasi certamente entro fine 2022, Google Duo convergerà in Meet.
Nel breve termine, gli utenti di Google Duo riceveranno le seguenti nuove funzionalità:
– Pianificazione delle riunioni in modo che tutti possano partecipare all’orario che meglio si adatta alle varie esigenze.
– Chat all’interno dei meeting online per un coinvolgimento più profondo dei partecipanti.
– Condivisione in tempo reale dei contenuti per semplificare lo scambio di informazioni tra i partecipanti alla chiamata.
– Didascalie in tempo reale per migliorare l’accessibilità.
– Numero massimo di partecipanti per videochiamata che passa da 32 a 100.
– Integrazione con altri strumenti come Gmail, Calendar, Assistant, Messaggi e altro ancora.
Per quanto riguarda la “fusione” con Meet, invece, Google non ha fornito una data esatta anche se, come detto, l’unione tra le due piattaforme dovrebbe concretizzarsi entro fine anno.
La novità è che in questi giorni gli utenti vedranno progressivamente scomparire la denominazione Google Duo dalla nota app. Come spiegato nella pagina contenente le informazioni sui cambiamenti all’icona dell’app in Google Duo e Google Meet, Duo viene adesso rinominata in Meet mentre Google Meet espone l’appellativo “originale”.
Anche se un po’ confusionario, si tratta di un passo che anticipa il lancio di un’applicazione unificata per la videoconferenza e la messaggistica integrata.
In un altro articolo abbiamo parlato di kMeet, per videoconferenze gratuite illimitate e rispettose della privacy.